Le parole sono la più bella cornice che un sogno può avere. Sembra quasi di capire dai libri di storia che il destino sia un vortice di parole che anima guerrieri e gerarchi, politici ed anarchici. Le parole sono un dono che non si può fugare, e saremmo diversi senza certe parole. Immaginate un mondo senza la frase "I have a dream" di M.L.K.? Immaginate una cultura che non si soffermi su quel "Ramo del lago di Como"? La storia è un continuo dire. Le parole però, da sole, confuse, anche quelle più giuste, risultano talvolta inutili o mediocri, e quindi bisogna riunirle. Certo non si possono ingabbiare le parole in scatole, in ampolle, ma si può influire sul loro incedere con un pensiero, con una volontà. La nostra volontà adesso ha un simbolo, un logo, una bandiera. Cosa rappresenta? Saranno le nostre parole a descrivercelo, noi intanto cominciamo a sognare.