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sabato 28 settembre 2013

Alle volte ritornano: riecco le 7 sorelle! Ma è di nuovo la vera serie A ?

Davide Mauro
C'era una volta la serie A delle Sette Sorelle, (Juventus, Milan, Inter, Roma, Fiorentina, Lazio e Parma), un campionato che vedeva ai nastri di partenza 7 grandi squadre pronte a darsi battaglia per lo scudetto e pronte a conquistare l'Europa. Era la serie A di fine anni novanta, un campionato dove giocavano giocatori del calibro di Ronaldo, Zidane, Batistuta, Crespo, senza dimenticare gli Italianissimi Del Piero, Baggio e Totti. Il campionato più bello del mondo, quello a cui ogni calciatore aspirava.
Con l'arrivo del nuovo millennio la serie A perse competitività a causa dell'arrivo negli altri campionati Europei dei soldi di investitori Russi e Arabi e di una gestione poco produttiva e lungimirante da parte delle società Italiane. Perse tre delle grandi sorelle che a causa di guai economici dovettero ridimensionare di molto i loro obbiettivi, se non addirittura ripartire dalle serie più basse a causa di fallimento, come nel caso della Fiorentina, la serie A entrò in un periodo in cui la squadra vincitrice del titolo era quasi scontata già ad inizio stagione e solo in pochi campionati la lotta alla vetta è stata avvincente. Dall'inizio di questa nuova stagione sembra che ci risiano le 7 sorelle, infatti in estate le grandi squadri Italiane si sono rinforzate, chi più chi meno, per puntare ad insediare la Juventus, vincitrice degli ultimi 2 titoli. Tra le grandi non c'è più il Parma, che ha lasciato il posto al Napoli.
La favorita senza dubbio è la Juventus perchè ha vinto gli ultimi 2 titoli, perchè ha aggiunto alla ottima rosa della scorsa stagione un grande campione come Carlos Tevez che può risolvere le partite con una giocata e perchè è la squadra con maggiore esperienza. La stagione per i bianconeri è cominciata bene, ha vinto la Supercoppa Italiana e ha fatto 4 vittorie e un pareggio in campionato.
Rispetto la scorsa stagione sembra più forte, sopratutto in avanti dove oltre a Tevez è arrivato il gigante Spagnolo Llorente ma mostra dei piccoli difetti in difesa dove ha subito qualche gol di troppo, spesso per qualche incertezza di Buffon e qualche altro singolo ed è un po' carente sugli esterni (ruolo che la dirigenza ha provato, invano, di rinforzare in estate) dove mancano fantasia e bravi crossatori per la testa di Llorente. La squadra di Antonio Conte dovrà dosare bene le forze, soprattutto di qualche giocatore di età avanzata, per non arrivare come lo scorso anno molto stanca fisicamente e mentalmente nel mese di Aprile.
Avversaria numero uno nella corsa al titolo è il Napoli di Benitez, De Laurentis ha scelto il tecnico Spagnolo per il dopo Mazzarri. Oltre al tecnico è partito da Napoli, per la cifra record di 64 milioni di euro, anche il capocannoniere dell'ultima stagione Edison Cavani. Nonostante la perdita di Cavani il Napoli si è molto rinforzato infatti grazie ai soldi ricavati dalla cessione del Matador, ha aggiunto alla rosa Gonzalo Higuain, ex bomber del Real Madrid e giocatore con il gol nelle vene che sicuramente non farà rimpiangere l'uruguaiano al popolo Napoletano. 
Altri acquisiti importanti sono stati quelli del Portiere Reina, che darà sicurezza ad un ruolo che la scorsa stagione ha subito un po' troppo le amnesie di De Santics, il difensore Albiol che darà solidità ed esperienza alla difesa e del trequartista Spagnolo Callejon prelevato anch'esso dal Real Madrid e che ha cominciato la stagione nel migliore dei modi, Il Napoli è molto forte dal centrocampo in su, ma appare un po' debole in difesa sia nei titolari che nelle alternative, se a Gennaio interverranno per sistemare questo problema il Napoli potrà insidiare la Juventus e riuscire a vincere il titolo che manca dai tempi di Maradona.


Un po' dietro alle 2 grandi favorite c'è la Fiorentina di Vincenzo Montella. Vende 2 come Jovetic e Ljaic ma aggiunge Giuseppe Rossi (arrivato lo scorso Gennaio) e sopratutto Mario Gomez. I viola sono la squadra che l'anno scorso ha espresso il miglio calcio in serie A, hanno finalmente il marcatore che la scorsa stagione mancava, anche se per loro sfortuna è infortunato fino a novembre.
La squadra è forte, a centrocampo e in attacco hanno poco da invidiare alle altre ma porta e difesa non offrono adeguate garanzie, se troveranno solidità dietro sarà una grande Fiorentina che darà filo da torcere a tutti. C'è da vedere quanto peserà a fine stagione la partita al giovedì di Europa League.
In 4 posizione metto l'Inter, la cura Mazzarri sembra aver funzionato, la squadra è più o meno la stessa della scorsa stagione, che era uscita con le ossa rotte dopo una stagione piena di sconfitte e infortuni e che ha aggiunto il solo Campagnaro tra i titolari ma in campo sembra tutta un'altra Inter rispetto a quella brutta del finire dello scorso campionato. Il punto di forza sembra proprio il tecnico Livornese che ha compattato la squadra e ha aumentato la prestazione di alcuni singoli che fino alla scorsa stagione sembravano brocchi ( Jonathan ed Alvarez per fare 2 nomi). Altro punto di forza è l'assenza dalle coppe Europee che permetterà di preparare ogni partita al meglio e di dosare le forze.
Forse a livello di rosa manca qualcosa a centrocampo, specie sugli esterni. Con il cambio di proprietà, che sta avvenendo in questi giorni, a Gennaio la dirigenza potrà intervenire sul mercato per aggiungere qualche tassello alla rosa per permettergli di rimanere in corsa fino alla fine.


Altra grande sorella è la Roma, la più grande sorpresa di questo inizio di stagione. Anche a Roma in estate c'è stato un cambio di allenatore e anche alla Roma questo cambio ha fatto bene. Il nuovo tecnico è il Francese Rudi Garcia,vincitore delle Ligue 1 nel 2011, il neo tecnico sembra aver saputo rassicurare e calmare un ambiente che era uscito in crisi di nervi dopo la sconfitta nella finale di coppa Italia contro la Lazio. Il DS Sabatini ha venduto tanto ma bene, Marquinos a 35 milioni di euro è un affare, specie quando con 13 milioni ti assicuri Benatia, a parere mio più forte del Brasiliano. Vende anche Lamela e Osvaldo ad un ottimo prezzo ma oltre a queste cessioni la Roma ha operato bene sul mercato in entrata, comprando De Santics, che è un lusso visti i portieri della Roma della scorsa stagione, aggiunge Maicon, che ha tutta l'intenzione di giocare il mondiale Brasiliano e sta giocando un ottimo inizio di stagione, ingaggia Strootman a centrocampo e Gervinho e Ljajic in attacco. Al netto di cessioni e acquisti la squadra appare rinforzata, in difesa è molto forte e sembrano lontani i tempi della difesa alta di Zeman. A centrocampo De Rossi sembra rinato e sembra tornato quel centrocampista che piaceva a tutta l'Europa, inoltre vicino al confermato Pjanic e a Strootman forma una linea mediana molto forte sia in fase offensiva che in fase difensiva. In attacco c'è il sempre verde Totti che ha cominciato un altra stagione alla grande e ha rinnovato il contatto che lo legherà a vita alla Roma, e si prepara per l'assalto a Silvio Piola come miglior marcatore nella storia del calcio Italiano. Anche la Roma ha il vantaggio di essere senza coppe, rispetto alle prime 4 ha qualcosa in meno, gli manca l'esperienza nel lottare per le prime posizioni e forse gli manca un attaccante di peso davanti da affiancare a Totti e Ljajic.
Un po' più indietro troviamo il Milan che ha cominciato la stagione nel peggior modo possibile, come ci hanno ormai abituato le squadre di Allegri. Il Milan ha sulla carta un attacco fortissimo, con Balotelli, El Shaarawy e Matri ma appare molto limitato a centrocampo e sopratutto in difesa, reparti che in estate dovevano essere rinforzati. L'arrivo di Kaka aveva tirato su il morale di tifosi un po' delusi dalle scelte societarie in fase di mercato ma il Brasiliano si è dimostrato fuori forma, normale dopo 3 anni di quasi inattività, e si è subito infortunato. L'anno scorso la partenza ad handicap non pesò più di tanto in quanto alla fine arrivò la qualificazione alla Champions League, ma quest'anno se il Milan non si da una svegliata in fretta rischia di essere tagliato fuori dai giochi dello scudetto e della qualificazione alla Champions prima del tempo.

Ultima sorella la Lazio, rinfrancata ed esaltata dalla vittoria nel derby di finale di coppa Italia, la Lazio è stata quasi immobile sul mercato. Compra poco e non aggiunge giocatori che potevano essere utile ad affrontare campionato e Europa League, si affida ancora una volta a Klose che già l'anno scorso aveva dimostrato di avere problemini fisici e che quest'anno non è ancora al meglio. Deve sperare nella salute e nella voglia di Hernanes e nella fantasia di Candrevacentrocampista che ogni anno che passa migliora.
Probabilmente oltre ad un vice Klose manca qualcosa in difesa che non da grandissime garanzie sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista fisico. Delle 7 grandi è  la meno forte ma anche l'anno scorso non partiva con i favori del pronostico e alla fine ha fatto un ottima stagione.

Le premesse per una lotta al vertice avvincente ci sono tutte, le 7 sorelle attuali non avranno picchi di forza come quelle degli anni 90, anche perchè a livello economico il calcio Italiano incassa e fattura sempre meno, ma sono pronte a darsi battaglie e far divertire tifosi e appassionati. Una serie A così competitiva non può che far bene ad un movimento che era da anni che non aveva tante squadre pronte a vincere lo scudetto.






Davide Mauro

Davide Mauro

mercoledì 25 settembre 2013

Cambiar rotta o naufragare a centro?



Che i tempi per il PD non siano molto rosei, non è mica una novità. Dalla sua fondazione, quell’ottobre del 2007, sono passati ormai sei anni. Sei anni ricchi di sconfitte, incertezze, sei anni passati a rincorrere l’avversario di turno, sei anni privi di unità. Unità, elemento di cui un grande partito non può e non deve fare a meno. Troppe le correnti, troppe le prime donne, troppi gli interessi più o meno occulti, che hanno finito per lacerare il partito, svuotandolo, fino a renderlo un contenitore quasi vuoto. Troppe le guerre perse, da quelle per la legalità, passando per la giustizia sociale. Guerre combattute troppo spesso soltanto con le parole. Cambiar rotta diventa doveroso, lo vogliono i nostalgici del PCI, i ragazzi di occupy PD, lo vuole la base. Un importantissima occasione di rinnovamento sarà l’otto dicembre, quando, i tesserati ( e probabilmente i simpatizzanti) saranno chiamati a eleggere il nuovo segretario. Segretario che potrà continuare sulla falsa riga di quest’anni o spingere per un partito migliore, un partito di sinistra. Al momento sono in 3 i candidati ufficiali alla segreteria :
-Matteo Renzi: ad oggi, l’uomo più in vista del PD. Sarà l’uomo giusto? Che abbia del talento è indiscusso. Sindaco di Firenze, capace di attirar su di esso le attenzioni di tutti i mass media. Il giovane rottamatore che però si circonda di uomini “d’esperienza” più o meno legittimati, ma dei quali siamo sicuri non disprezzerà i voti. Qualche ombra su di lui, dall’ormai famigerato caso Marchionne, alla recente condanna in primo grado.

- Giuseppe Civati : deputato nazionale, detto anche Pippo. Ebbene si, secondo tutti i sondaggi è lui il principale avversario di Renzi nella corsa alla segreteria, anche se poco attenzionato da tv e giornali. Forse perché fa paura, capace com’è di far confluire su di lui i voti dell’elettorato di sinistra, forse perché potrà essere il vero artefice del cambiamento . Certo è, che dovrà esser capace di un maggior impatto mediatico, come si dice in gergo dovrà “bucare le telecamere” se vorrà avere maggiori chance di vittoria.

- Gianni Cuperlo: Ex PCI, ex Ds. Personaggio navigato, anche se poco conosciuto. Sostenuto dalla vecchia guardia, forse per questo poco credibile nella lotta per il cambiamento. Potrebbe sicuramente far valere la sua esperienza e la sua tradizione di sinistra.



Gaspare Polizzi
Certo è che chiunque sarà il nuovo segretario, dovrà sforzarsi di cambiarlo veramente il PD, indirizzarlo, farne diventare un vero partito di sinistra o il partito democratico diverrà inevitabilmente un nuovo polo DC. 












Gaspare Polizzi




mercoledì 18 settembre 2013