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mercoledì 15 luglio 2020

Autostrade e la capacità di non sorprendersi più.


A poche ore dalla fine di un consiglio dei ministri tra i più interessanti degli ultimi anni, e nel pieno ed incessante vociare di commentatori, giornalisti, opinionisti del web e giù via sino all'ultimo neurone, mi piace fare qualche riflessione (interessante nella misura in cui lo riteniate).
1- il Consiglio dei Ministri (a cui sopra si faceva riferimento) è uno dei più interessanti, perché era l'occasione per l'Italia per rimettere al centro taluni temi, rimettere al centro la politica, rimettere al centro le idee (e perché no le ideologie). C'era, e forse ci sarà, in ballo la visione di questo Paese (e la visione è il vero asset che nessuno cura, ben più dell'asfalto). Il CDM doveva rispondere alla fondamentale domanda: qual'è il limite all'economia rispetto all'interessa pubblico? Purtroppo, almeno da quanto appare, di italiano c'è stato l'esito, non la gloriosità. La solità palla a metà, la solita sentenza andreottiana, ne colpevole ne innocente. I Benetton fuori, "ma anche no", revoca? NI. Insomma il Presidente
Giuseppe Conte
, ed il suo Governo riprenderanno (ripeto da quanto si capisce) in mano (per mezzo di Cassa depositi e Prestiti) le Autostrade nel loro momento peggiore (cadenti in tutto lo stivale) ed i Benetton vedranno diminuire la loro rilevanza in maniera sostanziale. Solo che il rilancio di Autostrade non lo pagherà chi per anni ha munto questa infrastruttura, ma chi subentra, cioè lo Stato. E' una sconfitta? non del tutto. 43 morti e scandali adesso non hanno più un collegamento con i vertici aziendali, perché quel vertice adesso non c'è più.
2- A chi ha una certa idea, e tra questi IO, la parola privatizzazione fa paura (ed anche un po schifo). Non ci può essere nessuno che però pensi bene delle privatizzazioni in Italia. Un solo caso positivo di spessore? NO. Se lo Stato subentra dovrebbe chiedere i danni a chi per anni ha speculato. Ma lo Stato è anche quella parte che le privatizzazioni le ha volute, non sempre in buona fede, ed adesso, se avesse buon senso dovrebbe tacere.
3- Leggo da stamattina molte opinioni. Dovrei rispettarle tutte ma non ci riesco. Dal 1999 ad oggi, ci sono stati tutti i colori (o quasi) al Governo, e tutti i colori all'opposizione. Nessuno, nessuno, nessuno, sino al crollo del ponte di Genova ha messo al centro il tema Autostrade, nessuno ha parlato delle Privatizzazioni che perpetuavano un danno a Stato, Finanza Pubblica, Cittadini, Utenti, anzi hanno continuato (Alitalia docet), come fanno codesti soggetti oggi, ed i loro sodali, a scagliarsi contro il Governo, reo di avere fatto quello che ha fatto? Mentre la rete autostradale crollava, mentre i patti sugli investimenti che la famiglia Benetton non ha rispettato, loro che facevano?
Non mi stupisco perciò che l'Italia resti l'Italia e che non ci sia vergogna alcuna nel volto di
taluni.

Ivano Asaro