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sabato 23 gennaio 2010

Uniti si può!

Il gruppo "UNITI PER L’AMBIENTE", costituito dalle Associazione, Comitati e Movimenti:
- Io non pago il pizzo, e TU?
- C.S.I. Comitato Studenti Imbattibili
- Comitato Cittadino per il Trasmazaro
- Circolo Legambiente “Fatamorgana” Mazara
- W.W.F. Sezione Mazara
- Sosta Vietata
- MEDIdonne - Donne Mediterranee
- CPA - Caccia, Pesca e Ambiente
- Guardie Ambientali
- G.I.V.A. Gruppo Internazionale Volontariato Arcobaleno
- G.E.M. - GIOVANI EMERGENTI MAZARESI
- Movimento Giovani di Liberi
- Movimento Femminile di Liberi
- Associazione Giovani Insieme
- I rappresentanti d’istituto delle Scuole Medie Superiori

riunitosi in assemblea, ha deciso di organizzare per Sabato 30 Gennaio 2010 una manifestazione di civile protesta per ribadire il proprio NO allo scarico dei fanghi–fertilizzanti prodotti dalla lavorazione industriale della distilleria di Partinico nel territorio di Mazara del Vallo. Si chiederà l’adesione dei partiti politici, dei sindacati, delle associazioni di categoria, degli studenti di ogni ordine e grado, della comunità degli extracomunitari regolari e di tutti i cittadini mazaresi e campobellesi. Saranno invitati inoltri tutti i politici comunali, regionali, nazionali del nostro territorio. Anche per questo la scelta è caduta sulla giornata di Sabato, affinché essi non abbiano l’alibi di qualche “improrogabile impegno istituzionale precedentemente assunto”.

Programma della giornata:
ore 8.30-9: Raduno in piazza della Repubblica
ore 9.30: Partenza del corteo e sfilata per le vie della città: Piazza Mokarta, Corso Armando Diaz, Via F.Maccagnone, Piazza Alcide De Gasperi, Via Vittorio Veneto, Via S.Maria di Gesù, Via F.Gioia, Ponte Nuovo (Stadio), Via Diodoro Siculo, Ponte Vecchio, Via P. Mattarella, Via G.G. Adria, Piazza Regina, Molo Comandante Caito, Lungomare G.Mazzini, Via S.S. Salvatore. A seguire i manifestanti confluiranno in Piazza della Repubblica per le battute finali.

Il portavoce
Giacomo Anselmo

venerdì 8 gennaio 2010

Ecco la Zona a Traffico Limitato!

“La valorizzazione e piena fruizione del nostro splendido centro storico va coniugata con la razionalizzazione del traffico veicolare. E’ per queste ragioni che abbiamo deciso di avviare una sperimentazione, che auspichiamo proficua, con l’istituzione della Zona a Traffico Limitato in alcune principali vie del centro ed in particolare nel perimetro urbano compreso tra corso Umberto, via San Giuseppe e piazza della Repubblica, con la contestuale inversione del senso unico di marcia del primo tratto di corso Vittorio Veneto e delle vie Maccagnone, Rapisardi e Crispi. Confidiamo, in questo modo, di potere ridimensionare il caos che specie nelle ore di punta si verifica all’intersezione con piazza Matteotti, consentendo un più agevole deflusso verso il mare e prevenendo l’inquinamento ambientale da smog”. Lo dichiara il Sindaco di Mazara del Vallo on.le Nicola Cristaldi, annunciando le modifiche sperimentali, che entreranno in vigore dal prossimo 8 gennaio. L’Istituzione della Ztl è stata adottata dalla Giunta Municipale di Mazara del Vallo nella seduta dello scorso 31 dicembre ed in data di ieri il dirigente della Polizia Municipale Claudio Zummo ha adottato la relativa ordinanza.
La sperimentazione prevede, in particolare:
a) Istituzione della Zona a Traffico Limitato (Z.T.L.) con divieto di circolazione nelle seguenti vie: corso Umberto I a partire dall’intersezione con la via T.G. Romano, piazza Mokarta a partire dall’intersezione fra il corso Umberto e la via San Giuseppe, corso A. Diaz primo tratto a partire dall’intersezione con la via Boscarino verso piazza Mokarta, via G. Sardo, via San Giuseppe, via del Castello, piazza della Repubblica lato Cattedrale, via SS Salvatore fino all’intersezione con le vie Conte Ruggero e Tortorici, con obbligo di svolta a sinistra verso la via Tortorici per chi proviene da via Ss Salvatore / Lungomare Mazzini. Nei giorni feriali la circolazione nella Z.T.L. e quindi nelle suddette vie sarà consentita esclusivamente dalle ore 7,30 alle ore 10,00 e dalle ore 12,30 alle ore 15,00. In tutte le altre fasce orarie e nell’arco delle intere 24 ore dei giorni festivi, la zona sarà totalmente interdetta al traffico, transito e sosta, costituendo area pedonale permanente. Solo i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine potranno avere accesso z.t.l., oltre agli effettivi residenti per il raggiungimento del proprio domicilio. Resta fermo il divieto di circolazione permamente già esistente all’interno delle piazze della Repubblica e Mokarta e via Garibaldi.
b) Divieto di sosta permanente 0/24 nelle seguenti vie: corso Umberto I, piazza Mokarta a partire dall’intersezione fra il corso Umberto I e la via San Giuseppe, via San Giuseppe, via G. Sardo, via del Castello, piazza della Repubblica lato Cattedrale, via SS Salvatore, via Conte Ruggero lato Cattedrale, via Boscarino.
c) Inversione dell’attuale senso unico di marcia nelle seguenti vie: corso Vittorio Veneto primo tratto a partire dall’intersezione con il corso Umberto I e la piazza Matteotti verso piazza Alcide De Gasperi, via Agostino Di Marzo, piazza Alcide De Gasperi, via Francesco Crispi, via Franco Maccagnone, via Saltarello, via Abate Vito Pugliese, via Perz 2° tratto e via Mario Rapisardi.
d) Divieto di accesso nel corso Armando Diaz a partire dall’intersezione con la via Filippo Napoli con relativo obbligo di svolta a sinistra.
Con l’ordinanza, inoltre, nella via Francesco Crispi si limita a partire dalle ore 9 la sosta ad un’ora con disco orario su un solo lato, mentre nel corso Umberto I, dall’intersezione con la via Crispi fino all’intersezione con il corso Vittorio Veneto, si istituisce una corsia preferenziale per il passaggio di mezzi Ast, delle forze dell’ordine e di soccorso.
La sperimentazione mira pertanto a pedonalizzare il centro cittadino, non solo in occasione delle festività, attraverso l’istituzione della Z.T.L., tenendo comunque conto delle esigenze di cittadini e commercianti, che avranno la possibilità di attraversare con auto e mezzi il centro storico dalle ore 7,30 alle 10 e dalle ore 12,30 alle ore 15 dei giorni feriali.
Con l’inversione dei sensi unici di marcia del primo tratto di corso Vittorio Veneto e delle vie Maccagnone, Rapisardi e Crispi, con direzione verso il lungomare, si mira a raggiungere il duplice obiettivo di evitare l’imbottigliamento di auto e mezzi nell’incrocio di piazza Matteotti e di defluire il traffico verso il mare, accedendo a parcheggi.

Ufficio Stampa del Comune di Mazara del Vallo
Ettore Bruno

"Molti dei nostri uomini politici sono degli incapaci. I restanti sono capaci di tutto." (Boris Makaresko)

L'ignoranza della politica spesso fa paura: sapere che i nostri politici assomigliano sempre più a dei caproni, i quali pensano che Nelson Mandela sia un leader militare del Sud America, oppure che l'effetto serra "raffreddi" l'ambiente, anzichè surriscaldarlo, non fa certo crescere la stima degli italiani verso la classe politica. Sarà vero che ogni popolo ha i politici che si merita? Che belli i tempi in cui i politici si vedevano in Tv solo durante le tribune elettorali dove rispondevano al fuoco di fila dei giornalisti e poi tutti insieme si ritrovavano nella tribuna politica a commentare il risultato delle elezioni. Gente di altro spessore rispetto agli attuali anche se poi la musica in occasione delle elezioni era la stessa, tutti avevano vinto e nessuno aveva mai perso. Ma almeno c'era rispetto, intelligenza, capacità, tutte doti che oggi facciamo fatica a ritrovare nei nostri rappresentanti in parlamento, a parte qualche rara eccezione. Rievocare i tempi passati con nostalgia non è mai positivo ma di certo chi mai avrebbe pensato di dover rimpiangere il vecchio modo di fare politica della prima repubblica. Oggi di fatto non è cambiato molto, sono rimasti i soliti mali dei politici italiani, ma non più mascherati dalla conoscenza del proprio mestiere. Nel frattempo ogni giorno abbiamo qualche politico che dà il meglio di sè in esternazioni e dichiarazioni di vario genere, rilasciate a televisioni, radio o nel bel mezzo di qualche trasmissione televisiva ormai diventate una specie di vetrina permanente per parlamentari, ministri o politici attualmente disoccupati.
Sembra proprio che la classe politica italiana si possa suddividere in un reparto ignoranti, in uno di condannati e in uno di uomini onesti, consapevoli del proprio servizio ed animati da un forte sentimento di cooperazione, solidale ed ottimista. Beh, il problema è che i primi due reparti rischiano l’implosione, il terzo sembra frequentato da fantasmi: tutti auspichiamo uomini di tal fatta, qualcuno ne parla, ma pochissimi li hanno visti. Essendo convinti che neanche i somari debbano andare in parlamento, io non penso che debbano essere tutti plurilaureati, però avere qualche nozione di cultura generale, quando si devono scrivere le leggi, aiuta; naturalmente se uno non sa quando è stata scoperta l’America, rispetto a chi ha favorito dei mafiosi siamo tutti d’accordo che c’è una discreta differenza, ma il nostro è sempre un giudizio di tipo politico e mai di tipo penale, visto che noi non facciamo i magistrati, tale giudizio investirà anche il fatto che uno, se non sa parlare italiano o non sa le nozioni fondamentali di storia, non è degno di rappresentare il suo Paese.
Assistiamo sempre più a un crescendo di “ignoranza armata”, e così di un’arroganza dell’ignoranza, che rappresenta un perfetto e devastante “cretinismo pratico.” Una società la nostra che premia la mediocrità e l’ignoranza e quanto più si è ignoranti tanto più si tende a essere arroganti per un meccanismo psicologico di difesa e di mascheramento della propria pochezza, e quanto più si è arroganti tanto meno ci si preoccupa di colmare la propria ignoranza.
È proprio l’avanzata degli ignoranti armati a contraddistinguere la nostra italica - e non solo - contemporaneità incapace di premiare i meritevoli e i capaci. Un’avanzata che contiene, alla lunga, un elemento drammatico: se sono questi i personaggi “vincenti” che diventano classe politica dirigente, quale progresso possiamo sperare per il nostro paese? Se il dubbio, il ragionamento, il rispetto dell’altro vengono sopraffatti dalla tronfia sicumera degli incompetenti, come possiamo alimentare quel confronto vitale per la nostra crescita intellettuale?
Mi piacerebbe individuare i responsabili di questa deriva. La televisione, che offre vetrina quotidiana ai parlatori urlanti del nulla per assicurarsi qualche punto in più di share, dato che il ragionamento tende a essere tedioso, mentre il detto perentorio è di facile impatto? La politica, che spesso non valorizza i talenti ma gli apodittici proclamatori di slogan indotti dal leader di turno? In generale quella che chiamiamo la società dell’immagine, nella quale conta chi appare e non chi sa?
Mi piacerebbe non dovermi sentire così anacronistico. Mi piacerebbe avere dei maestri in cui credere. Maestri saggi però, pervasi dall’intelligenza di colui che “sa di non sapere”. La nostra consolazione? Un asino puoi raccomandarlo quanto vuoi…non diventerà mai un cavallo…

Prof. Danilo Di Maria
Pubblicato anche su "L'Opinione" anno XI n. 27 15-12-2009

giovedì 7 gennaio 2010

I "fertilizzanti" della distilleria Bertolino

E' il Luglio del 2007. Le immagini, concesseci, per intercessione del prof. Giacomo Anselmo, dall'emittente televisiva Telejato (a cui vanno i nostri ringraziamenti), mostrano una discarica a cielo aperto di "fertilizzanti" provenienti dalla distilleria Bertolino, nei terreni di proprietà della stessa imprenditrice a confine tra i comuni di Mazara del Vallo e Campobello di Mazara. La sequenza raccapricciante è agli occhi di tutti: liquami ripugnati, colonne di fumo e un territorio completamente deturpato.

domenica 3 gennaio 2010

La città dorme e con lei i suoi comandanti

Scrivere queste parole solo tre settimane fa sarebbe stato ingiusto e sicuramente avrebbero scatenato l'ira della “nostra” amministrazione comunale; scriverle oggi invece ha tutto un altro significato. Poco più di 15 giorni fa, sul sito mazaraonline.it, è stato pubblicato il programma natalizio per l'anno 2009. L'articolo suggeriva decine di attrazioni per il periodo natalizio nella città di Mazara del Vallo all'insegna del divertimento, soprattutto, dei più piccoli. Nello stesso si leggeva che per quest'anno non sarebbero stati addobbati i tradizionali alberi di natale in nessuna delle due piazze (Mokarta e della Repubblica): la giustificazione, soprattutto per quello di piazza della Repubblica, è stata che l'albero sarebbe stato sostituito da giochi gonfiabili per i bambini, ma come tutti ben sapete, anzi vedete, in piazza della Repubblica non c'è nè l'albero nè i giochi nè tanto meno i bambini. Ma vi chiedete come fanno ad esserci dei bambini in una piazza che ormai da tempo sembra essere diventata un ring di lotta libera? Ebbene si! Nei giorni di vacanze natalizie mi è capitato spesso (ogni sera...) di trovarmi circondato da bande di imbecilli che trasformano la piazza nel peggiore dei posti della nostra città, come se questa fosse un luogo dove la forza si misura a colpi di spranghe e a saggi di lotta greco romana; il tutto si consuma senza la minima presenza delle forze dell'ordine, che passano i loro turni notturni dove?
Non è questo l'unico problema.
Vogliamo parlare della piazza "imbuto" che è diventata piazza Matteotti? E parliamone: nulla in contrario con l'area pedonale. Ottima scelta, che spero diventi definitiva, ma una sciocca soluzione, a mio avviso, basterebbe per migliorare il traffico della piazza. Basterebbe invertire il senso di marcia della via Maccagnone, che si collega poi con la via Vittorio Veneto in modo da poter eliminare una fila di macchine sia per la Vittorio Veneto (dopo l'incrocio con C.so Umberto) la quale può essere raggiunta anche da Lungomare percorrendo poi la via San Giovanni, un pezzettino di via Molo Comandante Caito e la via Gian Giacomo Adria, sia per Piazza Matteotti nella quale potranno defluire le auto che giungono da via Salemi, altresì quelle che giungono da via Vittorio Veneto, e non anche, in questo modo chi giunge da via Maccagnone, in quanto il senso di marcia sarebbe invertito. Poi ovviamente sarebbe gradita la presenza dei vigili urbani, qualora questa richiesta non rechi danno economico ai bar di Mazara del vallo.
La situazione è ormai sotto gli occhi di tutti...Tranne qualcuno che pratica la piazza solo in occasione di campagne elettorali, o durante la notte di S. Silvestro mentre in parlamento c'è la sosta natalizia, qualcuno che diserta le sedute del consiglio comunale, per fingere alla città tutta, fingere di essere presente, di far parte di questa città e di essere vicino ai cittadini.

Andrea Valenti