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venerdì 18 giugno 2010

Speciale Mondiali - 1° Giornata

"L'Africa torna al Mondo, Il Mondo torna in Africa": apre così il collegamento Fabio Caressa dal Sud Africa, uno dei suoi soliti bei monologhi prima di una partita importante, anche se questa volta ha un significato più profondo, che va oltre il mondo dello “Sport”. Simboleggia il ricongiungimento dell'uomo lì, nella terra dove è nato, tra i meravigliosi paesaggi paradisiaci dell'Africa. Si apre dunque l'ennesima kermesse sportiva globale, la Coppa del Mondo. Forse molti, me compreso, si chiederanno "Ma così presto? Possibile che siano già passati quattro anni?" Sembra impossibile. Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le incredibili gesta di Fabio Grosso, Fabio Cannavaro, Gigi Buffon e tutti gli altri. E invece è di nuovo Mondiale. Diverso dal precedente: un mondiale dove certamente la padrona di casa non è tra le favorite per la vittoria finale e forse anche un mondiale tra i più piovosi visto che lì è inverno e per giunta nel periodo delle grandi piogge.
La prima giornata dei gironi eliminatori ci regala subito tante sorprese, qualche certezza e molti dati statistici che devono farci pensare. Com’è tradizione la partita d’apertura (quest’anno tra Sud Africa e Messico) non è lo spettacolo che tutti si aspettavano: giocatori contratti, paura di perdere davanti il proprio pubblico e qualche problema di dialogo in campo viste le tantissime e fastidiosissime wuwuzela che saranno odiate, da chi sta allo stadio ma anche dal pubblico a casa, per tutto la manifestazione. Meglio il secondo tempo: la prima rete dei mondiali viene segnata da Tchabalala! Grandissimo gol: sinistro al volo sul secondo palo. Ma grande partita dei messicani che con ordine riescono a trovare il pareggio con cui si chiude poi la gara. Nella sera l’attesissima Francia scende in campo contro l’Uruguay per uno scialbo 0 a 0 che non accontenta nessuno. Il girone si chiude con un solo punto per tutte e quattro le squadre. Il giorno dopo, a parte la sorprendente vittoria della Corea del Sud sulla Grecia abbastanza inaspettata, tutti gli occhi del mondo intero sono puntati sull’Argentina di Messi in campo e Maradona in panchina. Contro la Nigeria ci si aspetta spettacolo da entrambe le parti, ma è un assolo albiceleste che mette in mostra due cose: la grande forza che questa squadra può esprimere e la bravura del portiere nigeriano Enyama che praticamente le prende tutte, tranne il colpo di testa di Heinze per l’uno a zero finale. Nella sera l’Inghilterra di Fabio Capello spera di fare bottino pieno contro gli States, ma son finiti i tempi in cui per l’America la parola “football” era sinonimo di gioco con palla ovale e corazze da indossare. Lo chiameranno “soccer” ma ora sanno bene cos’è e come si pratica, specialmente grazie a Bob Bradley, questo tecnico tanto anonimo quanto bravo; così dopo il vantaggio di Gerrard al 4’ che sembrava spianare una goleada ecco il pareggio degli USA con un bel tiro di Dempsey e una clamorosa, pazzesca papera di Green, portiere che aveva vinto il ballottaggio con James per difendere la porta inglese. Colpa dello “Jabulani”, particolare pallone sferico e liscio che lo porta a diventare un po’ ballerino e imprevedibile? Non è questo il caso ed è uno “scandalo” che una nazionale forte come l’Inghilterra non riesca a trovare un portiere come si deve. Sarà 1 a 1 al fischio finale e via alle feroci polemiche che investiranno il povero (si fa per dire povero visto che è l’allenatore di questi mondiali che guadagna di più: 8,8 milioni) Fabio Capello. Altra giornata, altre sorprese: nel pomeriggio dopo una partita vicina allo zero assoluto per noia, la Slovenia prende tre punti inaspettati grazie all’ennesima papera dei portieri qui in Sud Africa e si porta così incredibilmente prima nel girone degli inglesi; poi tocca a Serbia-Ghana, una partita dove accade praticamente di tutto: pali, traverse, espulsioni e rigore di Asamoah Gyan che porta in vantaggio il Ghana sulla Serbia di Stankovic. La sera finalmente spettacolo di una grande: scende in campo la Germania contro l’Australia e anche se magari non è tra le favorite e nessuno ne parla è sempre la Germania: solida, pragmatica, diretta e adesso anche spettacolare, come nel caso del primo gol con grande corsa sulla fascia, palla in mezzo leggermente arretrata per l’accorrente Podosky che buca le mani di Schwarzer per l’uno a zero, poco dopo raddoppio di Klose che si porta a 10 reti, vicinissimo al record di gol segnati ai mondiali, detenuto finora da Ronaldo con 15. Nel secondo tempo chiudono i conti Mueller e Cacau il brasiliano naturalizzato che fa da portabandiera per tantissimi giocatori dal doppio passaporto in questa squadra e quasi tutti titolari, vedi Khedira, Ozil, Podosky, Klose, Mario Gomez, tutti brasiliani, polacchi o turchi. Impensabile fino a qualche decennio fa proprio nella Germania!
L’indomani è il grande giorno dell’Italia che gioca in serata contro il Paraguay, partita attesissima da tutti visto che scendono in campo i campioni del mondo in carica. C’è tempo nel pomeriggio di assistere ad una brutta Olanda che riesce comunque a portare immeritatamente i tre punti a casa contro la Danimarca e il Giappone che meritatamente batte il Camerun di Eto’o, francamente troppo brutto per essere vero.
Poi l’attesa diventa tensione, la tensione diventa adrenalina e le maglie azzurre scendono in campo. Cominciamo bene, quasi a sorpresa Lippi mostra una squadra che ha gambe e corsa, anche se non riusciamo ad arrivare a conclusioni pericolose, ma creiamo tanto, loro no. Pepe è un demonio sulla fascia corre, copre, riparte, crossa, il migliore con Criscito; ma su una punizione per i sudamericani una disattenzione di capitan Cannavaro, palla in rete con Alcaraz e subito tutto ciò di buono creato improvvisamente diventa polvere, diventa nulla. Nel secondo tempo al rientro in campo delle squadre non si vede Buffon e un intero paese trema. Gigi non ce la fa, ha un problema alla schiena e deve uscire, al suo posto Marchetti; sotto il diluvio e il gelo di Cape Town riusciamo a riprendere la partita grazie al migliore in campo in assoluto, Daniele De Rossi che riporta l’equilibrio nel risultato, finirà così, con un pareggio che vedendolo con bicchiere mezzo pieno non è così male, visto che il Paraguay era l’avversario più ostico del girone, il giorno dopo bisognerà sperare in un pareggio delle altre due compagini del gruppo F. E difatti è proprio un pareggio (l’ennesimo 1 a 1 di questo mondiale) il risultato tra Slovacchia e Nuova Zelanda, un pareggio trovato all’ultimo dagli oceanici grazie al colpo di testa di Reid. Nel pomeriggio si attende grande spettacolo dalla Costa d’Avorio di un recuperato Drogba e dal Portogallo di Cristiano Ronaldo, ma dopo un palo colpito da CR7 da distanza siderale ne viene fuori un altro pareggio a reti bianche, con una netta superiorità in campo per gli africani. La sera poi, nel gelo di -4 gradi scende in campo il Brasile dei fenomeni contro la modestissima Corea del Nord. Ci si aspetta la grande goleada, che però tarda ad arrivare visto che i coreani chiudono praticamente qualunque spazio difendendo in undici. Il Brasile si spazientisce consentendo anche qualche pazzesco contropiede ai velocissimi asiatici. Nel secondo tempo però la stanchezza si fa sentire e la diga coreana cede e permetta a Maicon di siglare uno dei gol più belli del mondiale: una staffilata sul primo palo che porta in vantaggio i verdeoro; pochi minuti dopo raddoppio di Elano e meno male perché sul finale la Corea accorcia le distanze con un bellissimo gol della bandiera. Questa partita inoltre regala una delle più belle scene viste finora: durante l’inno coreano l’attaccante scoppia in un pianto vero e sentito che commuove non pochi presenti.
Chiudono la prima giornata l’Honduras con il Cile, terminata con la vittoria di quest’ultimi per uno a zero e forse la più grande sorpresa, ovvero la sconfitta della Spagna, per tutti la candidata numero uno almeno insieme al Brasile per la vittoria finale. Una Spagna troppo sicura di se, con il famoso “tiki taki” ovvero il lunghissimo possesso palla e passaggi di prima per sfiancare l’avversario ma la Svizzera è squadra tosta (lo sapevamo…) e con una partita di grande sacrificio e un gol rocambolesco mette in cassaforte tre punti insperati contro i campioni d’Europa in carica.
Prima giornata che sicuramente non ha regalato tantissime emozioni: parecchi pareggi figli di una paura a lasciarsi andare, paura di perdere che non fa certo bene allo spettacolo, ma la cosa che più di tutte ci deve far pensare e anche forse preoccupare un pochino è che tutte le grandi d’Europa hanno perso, pareggiato o comunque non dato un bel segnale; resiste solo la Germania che ha davvero convinto ma le altre non sono state all’altezza, mentre le due superfavorite del sud America sono già sulla buona strada. Il mondiale però è lungo e riserva sempre tante sorprese, quindi sediamoci e gustiamoci questo sano mese di calcio internazionale.

Sergio Basilio

5 commenti:

  1. complimenti Sergio per la realizzazione perfetta di questo articolo!

    --Nino

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  2. ottimo resoconto della prima settimana di mondiale! Un mondiale che mi sta piacendo molto
    Sembra divertente bello e colorato.
    Speriamo bene per i nostri azzurri io non mi lamenterei molto. Visto le altre "big".
    bravo sergio e forza Italia SEMPRE!
    DA GIACOMO

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  3. Voglio anche io una wuwuzelaaaaaaa! DANIEEEEEEEEEEEEEEEE'!

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  4. VUVUZELA DI MERDAAAAAAAAAAAAAAAA

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