Il WWF Val di Mazara plaude agli interventi di prossima realizzazione di riqualificazione urbana dell’area antistante la chiesa di S.Vito in riva al mare; nel contempo, però, esprime perplessità non tanto sulla creazione dell’oasi verde adiacente alla pista ciclabile del lungomare Hopps, quanto sui criteri finora utilizzati circa la scelte delle piante ornamentali su un litorale esposto ai venti carichi di salsedine. Per citare gli ultimi esempi basta percorrere la rotonda all’incrocio fra il lungomare S. Vito e viale Africa per vedere gli ulivi in che stato si trovano. Lo stesso dicasi per i ficus collocati sul lungomare Hopps. I cittadini, proprietari di villini lungo il litorale, sanno cosa provoca la salsedine sulla maggior parte delle piante sempreverdi. Certamente le piante in questione non seccheranno, ma i rami secchi esposti al mare non saranno un bel vedere. Non si comprende come mai nella scelta delle piante, non si tenga conto dell’ambiente circostante, degli spazi disponibili e non ultimo dello sviluppo della chioma e dell’apparato radicale delle piante. Infatti si continua a scegliere piante il cui apparato radicale, negli anni, danneggerà il marciapiede circostante. Ben vengano quindi le aree verdi nella nostra città, ma occorre prestare più attenzione nella scelta delle piante. Con le poche risorse di cui dispongono i comuni, che senso ha acquistare piante che non saranno mai rigogliose. Non sta scritto da nessuna parte che si debba sempre utilizzare piante sempreverdi. Forse è il caso di orientarsi verso piante a foglia caduca con uno sviluppo limitato dell’apparato radicale, il cui costo, tra l’altro è normalmente inferiore. In vista della prossima realizzazione dell’area verde sul lungomare, l’auspicio del WWF Val di Mazara è quello di vedere un’area con piante idonee, regolarmente potate, annaffiate e coltivate.
Il presidente del WWF Val di Mazara
Salvatore Rallo
Salvatore Rallo
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