La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l'economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Per questo ieri pomeriggio in piazza Mokarta il Presidio di Libera Castelvetrano ha organizzato, in collaborazione con i ragazzi di Sosta Vietata, un banchetto a sostegno della campagna “Corrotti per il bene comune restituiscano ciò che hanno rubato”. E’ stato possibile di fatto (secondo le modalità scelta da Libera e Avviso Pubblico, promotori dell’iniziativa) leggere, condividere e firmare la cartolina-appello da consegnare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale si chiede di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché governo e parlamento adeguino il nostro codice alle leggi internazionali anticorruzione, a partire da quelle stabilite dalla Convenzione di Strasburgo del 1999 e perché venga finalmente data piena attuazione alla norma, già introdotta nella Finanziaria 2007, che prevede la confisca e il riutilizzo sociale dei patrimoni sottratti dai corrotti al bene comune. In questo modo anche l’Italia potrà finalmente fare ricorso a norme chiare, strumenti e sanzioni efficaci per contrastare davvero il diffondersi di questa autentica piaga sociale, economica e morale. Un obiettivo importante, un segnale di responsabilità e di fiducia : raccogliere tante firme, un milione e mezzo, più di quelle che 15 anni fa, la stessa Libera mise insieme per sostenere l’approvazione della legge 109/96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. L’iniziativa sarà proposta nuovamente nel pomeriggio di Domenica 9 Gennaio sempre in piazza Mokarta a cui farà seguito un particolarissimo flash-mob.
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