Gaspare Polizzi |
Era una calda estate del 2006 ed il mondo del calcio si avvicinava con entusiasmo
alla manifestazione sportiva più attesa dell'anno: i mondiali di Germania 2006. Niente faceva presagire allo scandalo più grande che il calcio italiano avesse mai affrontato: CALCIOPOLI.Nel giro di pochi giorni vennero tirate in ballo alcune tra le squadre Italiane più blasonate oltre ad un gran numero di altri club di minor tradizione ed altre ancora delle serie cadette. Le accuse? illeciti sportivi, come la combina di diverse partite, con la collobarazione di calciatori e della stessa classe arbitrale. Le ripercursioni furoni forti e portarono già nell'immediato alle dimissioni di dirigenti illustri, come Luciano Moggi e dell'allora presidente della federcalcio Adriano Galliani. Le conseguenze più forti si ebbero alla conclusione delle indagini cordinate dal lavoro,molto discutibile, del procuratore Palazzi. In un lasso di tempo molto limitato fu attenzionato una mole di materiale enorme, che portò, a giudizio di molti a conclusioni approssimative e discutibili,come se si fosse alla ricerca, e nel minor tempo possibile di un capio espiatorio, sul quale addossare la maggiorparte delle colpe.
Giampiero Mughini |
E in effetti un capio espiatorio fu trovato: La JUVENTUS.Società non priva di colpe, ma eccessivamente penalizzata. I fatti sono ormai abbastanza noti, cosi come le modalità dei vari processi svoltisi in seguito. Curioso è invece provarla a vedere dal punto di vista dei tifosi più svantaggiati e da quelli che trassero maggior benefici da calciopoli, rispettivamente il tifoso
Juventino e interista:
-Il tifoso bianconero: Reclama parità di giudizio, vede la propria squadra retrocessa nella serie cadetta e assiste alla privazione di due scudetti vinti sul campo.Inevitabile l'astio crescente,
con chi da tutto chiesto trae giovamento.
- Il tifoso nerazzurro: Festeggia uno scudetto assegnato a
tavolino(il primo dopo decenni), usufruisce dell'assenza della rivale di sempre e apre un ciclo di successi. Forse però anche loro si saranno chiesti:
"AVREMMO VINTO DAVVERO TUTTI QUEI TITOLI SENZA CALCIOPOLI?"
Gaspare Polizzi
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