Quanto ci piace litigare. Gli italiani si sa, sono un popolo a cui piace battibeccare, litigare e perfino fare la guerra sulle divisioni ideologiche.
Date un qualsiasi fatto, da un omicidio irrisolto ad un giocatore non convocato, da un piatto tipico ad un caso medico, gli italiani troveranno sempre il modo di esprimere tre posizioni, chi vuole bianco, chi vuole nero, e chi si ferma nel grigio, aspettando il trionfo di una delle due ipotesi, per conformarsi e sedersi al tavolo della vittoria.
Gli italiani sono così per dato genetico. Prima dell'unità italiana c'era chi voleva e chi no la penisola unificata sotto la stessa bandiera; il fascismo c'era chi non lo voleva, ma c'era anche chi lo volle fortemente; gli anni di piombo, e prima l'autunno caldo, gli hippie, la protesta giovanile, furono, da nessuna parte come in Italia, un cruento ed efficacissimo laboratorio sociale. A parte molti dei politici attuali in quegli anni si sperimentarono le rivendicazioni e gli scioperi studenteschi. Tutto ciò che oggi è considerato rivoluzionario e sinistroso è stato coniato in quegli anni, dall'eskimo all'ascolto degli Intillimani.
Ma si farebbe un falso storico se si omettessero le altre parti. Quegli anni videro molte, moltissime, mosse anche a destra, quelle destra, non europea, l'altra, quella fascista, franchista, squadrista.
Però al governo chi c'era? Quelli di la, quelli del grigio, quelli che i neri no, ma neanche i rossi <<cugghiuniano>>.
Ora gli anni passano, il modo di raccontare la realtà cambia, a volte ci illudiamo che possano cambiare anche le cose. Invece quelle proprio no. Anno 2013, elezioni alle porte. Siamo ancora tifosi della nazionale, uno di sinistra voterà sempre a sinistra, magari disperderà il suo voto tra partiti piccoli e grandi, non esistendo più il PC, proprio come quello di Destra, che voterà sempre a Destra e non trovando più un Almirante disperderà il voto tra più partiti.
Eppure ci eravamo illusi. Berlusconi ci aveva illusi. L'uomo che era partito dalle ceneri del partito socialista, che non ha mai detto di essere di Destra ma che ha sempre apprezzato pubblicamente il duce, aveva creato un nuovo solco. Si poteva essere tutti ricchi, o comunque stare meglio; si poteva avere uno stato più leggero ed infondo aveva fatto un Milan davvero forte.
Qualsiasi sia il vostro giudizio politico su Berlusconi, perfino che questo sia positivo, due dati sono inappuntabili: Lui ed il trio Costanzo-DeFilippi-Ricci hanno prodotto più danno di quanto beneficio abbiano apportato dal punto di vista morale, anche se con grande gioia di sponsor ed auditel; quello che voleva fare, non solo per colpe sue, evidentemente, dopo 20 anni, non è stato fatto. L'italiano medio, è diventato mediamente povero, e mediamente ci mandiamo tutti a quel paese di più rispetto a 20 anni fa. Ma anche qui, davanti al nuovo, l'italiano è riuscito a dividersi: Berlusconi si, Berlusconi no, Forza Italia si, Forza Italia no, Dell'Utri è Mafioso o è solo amico dei mafiosi (poi vorrei sapere che cambia, ma vabbé), c'è un'alternativa o non c'è un'alternativa....
Ora però è il tempo di aprire gli occhi.
Ivano Asaro |
Ho cominciato questo testo dicendo che ci sono soggetti che dicono bianco, quelli che dicono nero, e quelli che non parlano e si mettono sul grigio. Questi ultimi, tragicamente inconsistenti dal punto di vista etico, sono la colpa dei peggiori mali del nostro paese, perché sono sempre gli stessi che ci sono e ci saranno, immobili e potenti, quelli che hanno nomi altisonanti accostati finanche a libri di storia ed orbitano sempre ad un passo dalla notorietà, potenti per essere presi, sconosciuti da non essere cacciati. Questi sono <<il grigio>>, quell'entità che nessuno, tanto meno l'ex nuovo Berlusconi ha scacciato, anzi ha tento di unirsi a loro, senza fortuna. E' possibile che in questo paese ci siano persone che abbiano, da punti diversi, influenzato il nostro vivere essendo quasi sconosciuti? Tutto questo ha un nome? Più di uno per la verità. Per le cose piccole si chiama Paraculismo, il più bieco degli atteggiamenti, per quelle politiche si chiama democristianismo, per quelle cose veramente importanti, che decidono addirittura la qualità dell'acqua che ti esce dal rubinetto ed i programmi che vedrai, si chiama Massoneria.
Se c'è una cosa che questo paese deve augurarsi è che il 24/25 febbraio i <<paraculi>> per un giorno facciano una scelta di campo, votando con testa e cuore, che i <<democristianisti>>non vengano eletti e che la massoneria si scordi per due giorni l'indirizzo del potere.
Buon voto.
Ivano Asaro
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