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domenica 19 luglio 2009

Condoglienze dell'A.G.I. ai familiari delle vittime

Anche io mi sento resposabile dell’incidente che ha provocato la morte delle 4 donne di Mazara del Vallo e mi sento responsabile perché abbiamo trasformato la nostra società in qualcosa di orrendo e invivibile e permettiamo a tossicodipendenti di guidare un auto in maniera indisturbata e senza che nessuno fa niente. Anche io mi sento responsabile, da rappresentante di un associazione giovanile, Associazione Giovani Insieme, perché non mi sono impegnato troppo per risolvere il problema della sicurezza nelle strade e per far un po’ di sensibilizzazione tra i giovani. Anche io mi sento responsabile perché se mesi addietro scrissi una lettera al prefetto per chiedere maggiori controlli e ho notato che questi controlli non sono mai arrivati, dovevo insistere e far si che in Mazara del Vallo le forze dell’ordine badino in maniera attenta ai fattori devianti di una società perversa. E se oggi un giovane della mia stessa età, con problemi di tossicodipendenza, si mette alla guida di un autovettura, uccide 4 persone e va via, allora, anche io mi sento responsabile perché ho sottovalutatoil fattore morale di ogni giovane la vita e l’altruismo al centro della nostra esistenza. Oggi il nostro paese è in lutto e ancor di più si devono sentire in lutto tutti i giovani della nostra città e iniziare un percorso di risanamento dei valori vitali ed esistenziali. Condoglianze dal presidente dell’A.G.I. “Associazione Giovani Insieme", Agate Cipriano e da tutti i componenti alla famiglia distrutta.

Cipriano Agate

3 commenti:

  1. Forse il giovane Agate non ha memorizzato ciò che emerge sostando qualche minuto fuori di qualsiasi discoteaca. Quanti pseudo drogati o ubriachi finiscono al Ponto Soccorso e magari lo distruggono pure, mettendo a rischio la vita degli operatori sanitari e di quelli del 118.
    Il fenomeno dell'alcool coinvolge anche i giovanissimi che sono soliti svuotare bottiglie intere di liquori tranquillamente vendute loro.
    Tagliano gli incroci con i loro motorini come ciechi e sordi frantumandosi le ossa se va bene altrimenti finiti a morte ignobile.

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  2. Anonimo, forse non hai letto bene il mio messaggio di speranza che ho rivolto a loro o forse la mia poca capacità di memoria mi farà dimenticare tra qualche momento che non hai dato il giusto peso a quanto letto nel mio messaggio. Rileggilo e ti accorgerai che parliamo la stessa lingua

    Cipriano Agate

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  3. Cipriano, annegati pure nel tuo pianto di colpe e cerca, nel contempo, di fare qualcosa di efficace da presidente dell'AGI. Sbracciati tu e i tuoi soci per essere vicini a chi si distrae.

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