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mercoledì 25 agosto 2010

Togliamo i costumi da bagno: è tempo di elezioni!

Forti di un estate tra le più incresciosamente vuote di eventi, pubblici o privati che siano, dove la monotonia invernale è stata edulcorata soltanto dal ritorno degli studenti mazaresi che affollano le cittadine del nord, la nostra città si appresta a rivivere la festa-dramma della campagna elettorale. L’ossimoro festa-dramma, volutamente simbolico, rappresenta la metafora di un momento di grande democrazia, espressione elettorale e comunione d’intenti ma, e questo va sottolineato, anche la paradossale rinascita di tutti coloro che si proietteranno nell’agone politico per il tanto vituperato cottimo fiduciario. Queste parole potrebbero riconnettersi ad una parte politica, e nello specifico a quella del sindaco Cristaldi, ma per chi mi conosce (e lo sanno anche molti esponenti di quella fazione politica), penso che la logica del cottimo appartenga anche a soggetti che proprio nell’attuale sindaco avevano identificato il loro leader. Naturalmente per onestà intellettuale non ha senso fare paragoni riferibili al consiglio comunale attuale, poiché la differenza tra “maggioranza-in minoranza” e "opposizione" è talmente elevata che i conti non tornerebbero comunque, visto che trovare affaristi è molto più facile tra venti consiglieri che tra dieci; alla nostra precisa domanda sulla necessità di formazione di nuove liste con soggetti diversi da quelli che componevano le precedenti, lo stesso sindaco ha inoltro risposto “che questi erano stati scelti soltanto in funzione del periodo post-Macaddino, con notevole distinguo da candidato a candidato”. La campagna elettorale sotto molti punti di vista è già cominciata: cene, incontri propositivi sono il preludio a quello che si preannuncia come l’autunno caldo della nostra città.
Ma se dal centro-destra, nell’asse Cristaldi-Quinci qualcosa si muove, come del resto anche nel PDL-Sicilia, bisognerebbe capire se il Pd mazarese rinuncerà nuovamente a concorrere e lasciare spazio a progetti non certo di “sinistra” come quello della Di Giovanni. Urge ricordare infatti che la confusione politica l’anno scorso non la fecero mica i candidati Scilla e Cristaldi, i quali portavano avanti posizioni proprie, bensì proprio il presunto centro-sinistra che con l’apparentamento rischiò seriamente di trovarsi nello stesso cartello elettorale del partito "La Destra", capitanato non dall’assessore in quota Mpa, Massimo Russo, né dalla sig.ra Vinnuccia Di Giovanni, scomparsa nel giro di qualche giorno come molti avevano preventivato, ma dal deputato regionale Tony Scilla, che come direbbe Di Pietro “col PD che c’azzecca?”. Pericolo poi scongiurato dal fatto che quello schieramento non raggiunse il quorum. Facile immaginare che in realtà di confusione in quel momento non ce ne sia stata, tranne che per l’elettore, considerando il fatto che comunque i consiglieri del PD adesso sono in aula e la corrente contraria a queste scelte, ricompostasi poi nell’Italia dei Valori è fuori dai giochi e dalle stanze dei bottoni. Ci vuole un ritorno alla credibilità: non ha senso fare numero per qualcun altro, perché i voti persi sono persi e basta, non si recuperano più. E’ necessario che il Partito Democratico scelga di fare le primarie per il proprio candidato sindaco, correndo da solo o al massimo con chi sottoscrive lo stesso programma. Ma allontanandoci dal PD, che forse il costume da bagno lo toglierà tardi, forse troppo tardi, rivolgiamo lo sguardo al forte centro-destra locale. Talmente forte che può permettere di scindersi eppure essere sempre il punto predominante non solo a livello politico. Nell’area di Cristaldi i giochi sono quasi tutti fatti e d’altronde squadra collaudata e vincente non si cambia: conosciamo il candidato sindaco, la giunta sarà riconfermata nella sua totalità (o almeno così si pensa), elettoralmente parlando correrà in compagnia dell’UDC, questa volta con il proprio simbolo, a meno di clamorosi colpi di scena ,che vedrebbero in alternativa riutilizzare le liste civiche tanto care alla “sezione Don Sturzo”. Dal PDL-Sicilia molto è ancora da definire: manca una voce forte, manca ancora un sistema di liste come quello escogitato lo scorso anno, che per la verità ha portato una grossa ventata di voti, ma anche una sorpresa inaspettata nella “lista con le ali”, dove diciamo, usando un eufemismo, che sul sindaco non c’era proprio un accordo. Forse più che su un candidato per battere Cristaldi questa parte politica dovrebbe puntare su un’idea, che se c’è, attualmente non è stata svelata. Mancano inoltre alcuni pezzi nel puzzle: i notabili di questa città, dove si schiereranno? Chi sarà il destinatario dei fondi delle eminenze grigie del nostro territorio?
Insomma signori, il costume lo possiamo veramente togliere perché ne vedremo delle belle.
La speranza è che ci sia il coraggio dopo un anno di non votare per noia e per non farsi nemici, perché a mio modo di vedere, apatici e bacchettoni sono quasi peggio dei delinquenti.

1 commento:

  1. sapete cosa?
    io non sono certo un elettore di Cristaldi, nè tanto meno di Scilla e, aggiungo, le ultime mosse del PD e dal cav.Maccaddino mi hanno fatto rivoltare lo stomaco, perciò mi auguro che questa campagna elettorale possa rappresentare la vera svolta. Quale? Chiamiamola: "a volte ritornano!"!
    Ossia mi piacerebbe che tanti, molti, dei ragazzi (o ex- tali) emigrati al Nord e che al Nord hanno fatto "successo" o comunque hanno raggiunto buoni posti di responsabilità, scendano in campo.
    Idee nuove, mentalità nuova, estraneità ai giochetti di partito e tanto tanto entusiasmo: questa sarebbe una grande rivoluzione!!!

    Anzi facciamo così: attraverso queste pagine lancio questa idea. Vediamo chi vorrà aggregarsi.

    Saluti

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