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lunedì 4 giugno 2012

Vittime del silenzio


Sono giorni strani quelli attuali, giorni caratterizzati da accadimenti tristi, gesti folli,da funerali di stato e da celebrazioni solenni (ma sobrie) da incertezza politica.

Sono ancora ben impresse nelle nostre menti le immagini dell’attentato di Brindisi, del funerale di Melissa vittima della follia umana;  in seguito abbiamo vissuto  un primo terremoto in Emilia e poi la seconda scossa. Vittime sul lavoro. Ancora vittime.

Abbiamo celebrato Giovanni Falcone nel ventesimo anniversario della strage di Capaci, si sono svolti i funerali di Stato in onore di Placido Rizzotto;  vittime di mafia.
Tutte notizie da prima pagina, ecco allora che si riempiono giornali, si inventano trasmissioni televisive, edizioni straordinarie, l’informazione si concentra pienamente “sull’evento”, non c’è spazio per notizie marginali.  Riflettori  24h\24h.

L’ informazione tramite i mass media, ha la grande capacità e responsabilità di impressionare l’opinione pubblica, così  ci siamo impressionati,indignati, commossi …
Ma i riflettori (colpevolmente) presto si spengono e  con la stessa facilità si spegne anche la coscienza della maggior parte di coloro che si sono indignati,commossi ed impressionati.

Arriva il silenzio.

Gli stessi autorevoli Giornali o televisioni, che qualche giorno fa divenivano portavoce della legalità, sembrano oggi  ignorare il fatto che a vent’anni dall’attentatuni, il procuratore di Trapani, Marcello Viola è vittima di gesti intimidatori,un analoga vicenda vede protagonista la presidentessa della commissione antimafia europea Sonia Alfano, proprio  in quella che è la terra del latitante Matteo Messina Denaro, la stessa in cui compaiono scritte sui muri a favore degli esponenti di Cosa nostra, la stessa terra dove tra tanti altri vengono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa il Pres.Raffaele Lombardo e il Sen.Antonio D’Alì e dove  viene arrestato il Sindaco di Campobello di Mazara inchiodato dalle intercettazioni , che dimostrano un rapporto di fiducia e di subordinazione rispetto agli uomini dei clan locali; la terra dove il neo-sindaco di trapani afferma ed insegna che non bisogna parlare di mafia.
La stessa terra dei tanti comuni commissariati per infiltrazioni mafiose ma anche di tanti uomini \ donne  che nel segno della legalità vivono quotidianamente, la terra di Pino Maniaci e di telejato, voce autorevole dell’antimafia che tra qualche settimana sarà costretta a chiudere a tacere.
La stessa terra di “vampe” e di “muti”. Silenzio.

Tante notizie in poche righe eppure nelle tv “importanti” quelli con direttori importanti e giornalisti di rilievo, quelli del Tg delle 13.30 e delle 20.00, non si accenna a nessuno di questi fatti e se ciò avviene, si archivia la notizia in pochi secondi.

Beh, lo  avranno sicuramente fatto in buona fede, ci sono tantissime altre notizie rilevanti da trasmettere all’opinione pubblica per esempio al Tg2 (del 03/06/2012) va in onda un servizio interessantissimo sulla delicata situazione degli orsi della provincia di Bergamo, ma anche altri Tg e trasmissioni varie hanno argomentazioni di rilevanza internazionale per esempio i gioielli della regina Elisabetta nel giorno del giubileo reale o  le ultime novità sul mercato dell’ hi-tech; di certo trattazioni  di rilevanza maggiore.
Questa nostra Repubblica ha vissuto anni difficili di dittatura, di piombo, di stragismo, di mafia, di morti ammazzati, vittime , tante troppe vittime a cui oggi rischiano di aggiungersi le VITTIME DEL SILENZIO.

Pasquale Diodato

“Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene non rimanete muti.” [Paolo Borsellino]

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