Un altro anno se ne va e come sempre è tempo di bilanci, di riflessioni ma soprattutto di previsioni. Perché se è relativamente facile riconoscere gli errori del passato, non è altrettanto semplice cercare di porre rimedio agli sbagli commessi. Quanto detto, vale per la politica, per l'economia e nel suo piccolo anche per lo sport. Dal tanto blasonato calcio passando agli sport meno considerati si fa fatica a intravedere un orizzonte limpido. Tante le colpe, poche le attenuanti, per chi avrebbe dovuto quanto meno limitare la grande crisi nella quale il nostro sport tergiversa. Perché si, la crisi economica ha colpito, sta colpendo e continuerà a farlo ma addossare ad essa l'intera colpa del momento di difficoltà dell'intero movimento sportivo Italiano, sarebbe quanto meno ipocrisia Le ultime olimpiadi sono lo specchio di quello che ad oggi è il nostro sport. Piazzamento dignitoso, maturato però grazie al grande contributo delle solite discipline. Troppo poco per competere con le corazzate mondiali e nemmeno così tanto, per non aver paura delle tante Nazionali emergenti. Le soluzioni ci sarebbero, da tempo si propongono, noi aspettiamo, nella speranza di poter vedere i nostri vivai potenziati, le nostre strutture modernizzate, il nostro modo di pensare cambiato, come se non avessimo aspettato già abbastanza..
|
Gaspare Polizzi |
Gaspare Polizzi
Nessun commento:
Posta un commento