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lunedì 11 febbraio 2013

Si dice ARANCINA, ne arancino ne supplì.

Valentina Ferrantello

Portati alla notorietà dal famoso testo di Camilleri in “gli arancini di Montalbano”, le arancine rappresentano uno degli elementi maggiormente tipici della tradizione culinaria siciliana.
Ecco a voi la ricetta.
Specifico a chiamarle arancinE e non arancinI in quanto prendono il nome dal tipico frutto siciliano: l’arancia.
IL PROCEDIMENTO è MOLTO LUNGO, MA IL RISULTATO è GARANTITO
Buon appetito!!








INGREDIENTI:
1 litro d’acqua
500 gr di Riso “originario”
1 Dado vegetale
sale
1 bustina di zafferano
1 uovo sbattute
50 gr di burro
100 gr di parmigiano grattugiato
Un po’ di cipolla tritata

-Per il ripieno:
Mozzarella
prosciutto
prezzemolo
besciamella
sale e pepe qb

-Per la panatura:
pan grattato
uova

Per la cottura:
Olio di semi


SVOLGIMENTO:

- PRIMA FASE : far soffriggere la cipolla tritata con un pò d’olio, ma senza farla imbiondire. Aggiungere il riso e farlo tostare, e mano a mano aggiungere il brodo vegetale, in cui avremo sciolto lo zafferano, fino a portarlo a cottura. Il riso dovrà risultare al dente. Mantecare con burro e parmigiano. Aggiustare di sale e far raffreddare. Aggiungere un uovo sbattuto e amalgamarlo per bene. Una volta raffreddato a temperatura ambiente io l'ho coperto con della pellicola e riposto in frigorifero per tutta una notte.


- SECONDA FASE:PREPARAZIONE CONDIMENTOTagliare a cubetti la mozzarella e il prosciutto. Amalgamare bene con la besciamella( attenzione dovete ottenere un composto non troppo liquido). Quindi aggiungere prezzemolo e un pizzico di pepe(se lo gradite).

-TERZA FASE: COME FARE LA FORMA DELLE ARANCINE
prendere il riso e formare delle palle compatte. Prendere le palle e cavarle e aprirle sul palmo della mano. Riempire l'incavo con una palla pressata dal condimento. Richiudere la palla di riso su se stessa e lavorarla fino a quando il condimento sarà completamente inglobato dal riso. Far riposare le palle così formate per una mezz'ora.


-PER LA PANATURA:
Passare le arancine nelle uova sbatute, immergendole bene e poi passarle nel pangrattato e ricoprire



-COTTURA: friggere in olio bollente profondo fino ad ottenere l’arancina d’orata. Scolare su carta assorbente




- FASE FINALE:





Valentina Ferrantello

3 commenti:

  1. waaaaaww, li farò allora!!! poi ti farò sapere :)

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  2. Scusami, non voglio essere critico in modo negativo ma vuole essere solo un pour parler.

    Ci tieni molto a dire che non si dice arancini ma arancine...
    Posso essere d'accordo con te ma la Sicilia è grande e le inflessioni variano.
    Da qualche parte si chiamano anche arancini e arancino perchè magari in dialetto il frutto si chiama così...
    E poi perchè accanirsi tanto con la perfezione del nome quando poi racconti una ricetta che di tradizionale non ha nulla?
    Non credo che i veri arancini (o arancine) siano ripieni di prosciutto e mozzarella...
    non credi?

    Buona giornata ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in siciliano anche la pera è maschile.... " u piru" ed in certe zone il dialetto ha prevalso!!!
      Le ARANCINE furono inventate dalle monache dei conventi palermitani per permettere ai normanni di portare con se il RAGU' nelle battute di caccia!!! Quidi le vere arancinE sono ripiene col ragù... Adesso se ne fanno di tutti i gusti.

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