Sforzarsi di trovare la logica nell'illogico è un esercizio ambizioso.
Si rischia però di essere goffi, magari prefigurando strategie e dietrologie talmente irreali da essere ridicole. Ecco allora che alleanze e liti si spiegano con i massimi sistemi elettorali o magari con semplici antipatie personali. A 20 giorni dal voto Mazara del Vallo si trova in questa situazione. I commentatori, i giornalisti, i professionisti dei discorsi da bar hanno numerose incongruenze nel disegnare le loro tesi basate sul “già tutto è stabilito”. Cosa che è invece onesto fare attraverso la condivisione pubblica, che l'informazione offre, è di vedere e raccontare, forse banalmente, ma con serietà quello che c'è, quello che si respira e si percepisce. La precauzione d'obbligo sia per chi tenta di mettere dei punti fermi, sia per chi tenta di scorgerli in ragionamenti altrui, non può che essere la consapevolezza di uno scenario mutevole, di basso livello politico, di grandi fughe in avanti, e di scarsi spunti realmente intellettuali. Inoltre le percezioni, le sensazioni di chi scrive sono sempre una parte del tutto, con nessuna presunzione di totalità. Il campione su cui mi sono basato per tastare il terreno dei votanti, degli eventuali votati, del circo della politica, è un bacino magari ampio, ma sempre parziale rispetto al tutto. Ecco perché alla fine ognuno mi darà torto o ragione, ma non sulla verità, quella la scrivo perché la colgo, ma sulle proporzioni dei ragionamenti che farò. Il primo di questi ragionamenti non può che partire proprio da lui, il vero re di questa città, Nicola Cristaldi.
Nicola Cristaldi |
Ho spesso scritto che Mazara non perdona niente a nessuno, ma proprio a nessuno, tranne che a lui. Nicola Cristaldi capisce cosa fare e quando farlo, ed anche quando commette errori politici macroscopici, come avere ripetuto per diversi anni consecutivi (guarda caso sempre alla fine dell'estate) di volere tornare al voto non facendolo mai, la città se ne scorda, non gli da peso, o magari i suoi avversari politici non riescono non solo a non scalfire la popolarità del Baffo, ma neanche a far crescere la propria. Cristaldi parte da favorito nella prossima campagna elettorale (la legge elettorale sempre attagliata sui suoi pregi) e può fare rimbalzare la palla dove vuole, agli altri il compito di intercettarla e magari rubarla. Incensare Cristaldi è un modo indiretto per muovere un'enorme critica al resto della politica Mazarese. La sinistra piccola piccola che si divide e si unisce a malo modo, perde i propri intellettuali (senza usare la malafede non si capisce poi neanche tanto bene perché).
Giuseppe "Pino Bianco", Rosario Crocetta |
Bianco, candidato di quest'area, è una persona stimabile, altamente stimabile anche e specialmente fuori i confini di questa città. Forse l'unico in grado di battere in un'eventuale ballottaggio Cristaldi. Bianco però non infiamma, non solo per proprie mancanze non riesce ad essere ne l'Obama ne il Renzi della situazione (strano per lui che ha sempre incarnato la sinistra nuova e moderata, anche quando non era di moda). Alcuni passaggi sono troppo sbagliati per essere veri. La scelte di giunta sono un invito a votare da un'altra parte almeno per larga parte delle persone da me interpellate(che non hanno alcun valore scientifico), non per la mancanza di valori quanto di quello spirito realmente forte ed innovativo che quei nomi di certo non incarnano . Bianco da solo si propone al popolo forte della sua storia famigliare e personale, ma è schiavo comunque di logiche elettorali che non hanno portato alla creazione di quell'audace staff giovane, preparato e colto, da opporre agli apparati di destra, che da tempo si auspicava. Le idee, i progetti, laddove ci sono vengono scanditi sottovoce, al contrario degli altri che magari promettono il mondo (illudendo solo gli stolti che vogliono farsi illudere). A fare da pungolo a questi due interpreti c'è poi Vito Torrente. In realtà il più attivo tra i candidati fin qui citati.
Vito Torrente |
Ma d'altronde si sa:<< La logica è noiosa>>
Ivano Asaro
Ivano Asaro |
Nessun commento:
Posta un commento