Ivano Asaro |
Non credete sia agevole trattenere il ghigno di fronte chi vuole “insegnarti” sciocchezze e superficialità. Vedere gente che ti passa a fianco, sottovalutando te e quello in cui credi, ti pone davanti a barriere psicologiche molto difficilmente superabili. Eppure la passione, l'ardore, la convinzione sono la chiave per tutte le porte, l'analgesico per tutte le delusioni. Il dovere di esserci, il diritto non mi basta per quanto detto, mi ha portato più volte a decifrare l'istinto di schierarsi come un'insana voglia di superiorità personale. Forse un giorno capirò che la voglia di provare ad incidere nella realtà nasce solo da un istinto puerile di supremazia ed egoismo, però ora voglio provare a dire che non ci si deve più accontentare del meno peggio. Ora è il momento di convincere che il tempo passa e le occasioni perse non tornano indietro. Il momento di dire basta recriminazioni, basta lamentarsi degli altri. Passare i mesi a guardarsi indietro non è cosa giusta se si hanno gli strumenti per cambiare quello che vediamo davanti. Il momento è questo. Il momento è quello della verità che si compie perché c'è il rispetto per gli altri, c'è stato e ci sarà. Rispetto che però non deve più autorizzare nessuno a commettere soverchierie a buon mercato. In sintesi concludo dicendo che arriva, ed è arrivato, il momento in cui o smetti di lamentarti e fai vedere che ci sei oppure non hai il diritto di lamentarti. Arriva l'istante in cui la tensione morale deve essere matura per invadere strade e salotti, perché non soltanto un giorno ci chiederanno: <<ma voi dov'eravate?>>, ma verranno a chiederci i conti etici delle nostre azioni. Ecco, è per questo che non si può più derogare ne sbagliare.
E' per questo che bisogna prendersi il momento.
Ivano Asaro
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