- aspetto l’autobus, nel mentre mi svuoto le tasche a terra (cartacce per lo più) nonostante a pochi passi da me ci sia l’apposito cestino,
- non mi curo di niente,
- salgo sul bus metto i piedi sul sedile.
Ora, all’alba dei miei 30’anni, pochi o tanti fate voi, mi rendo conto di essere diventato intollerante.
Intollerante:
- a chi si sente il centro dell’universo quindi le sue cartacce sono meno cartacce delle altre, quindi che fa se le butto a terra,
- a chi si sente padrone del mondo non si sa per quale diritto divino,
- a chi “ma giusto da me dovete cominciare a fare rispettare le regole?”.
Mentre ci interroghiamo se il MoVimento 5 Stelle sia compatibile con il Partito Democratico, se Nicola Zingaretti abbia fatto bene a stare con Giuseppe Conte c’è un’intera generazione di genitori troppo stanchi per guardare i figli come, ormai a trent’anni, mio padre mi guarda se sto “marcando male” (se sono inopportuno o maleducato).
Ed un’intera generazione di ragazzi e ragazze che sono consapevoli di non avere un cervello, ma va bene così.
Forse 30’anni cominciano ad essere tanti.
Ivano Asaro
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