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venerdì 10 febbraio 2012

Giovani IDV nel Giorno del ricordo

Oggi per il nostro Paese è il “Giorno del ricordo”, il giorno di memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Istituito per legge nel 2004, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Il Giorno del ricordo è una solennità civile, un atto doveroso che ha l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria dei tragici eventi che costrinsero migliaia di italiani, abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare le loro case, spezzando secoli di storia e di tradizioni. Per non dimenticare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, per lo più compiuti dall’ esercito popolare di liberazione iugoslavo dopo la seconda guerra mondiale e che portò all’esodo di 350 mila fiumani, istriani e dalmati che, dal 1945, si riversarono in Italia con tutti i mezzi possibili.

Noi Giovani dell’Italia dei Valori nel ricordo delle vittime e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati riteniamo che, come anche per il “Giorno della memoria”, solo una conoscenza ed una coscienza storica collettiva, approfondita e condivisa può dare luce a vicende dolorose della storia del nostro Paese, che hanno investito i nostri connazionali. Scelte di campo, arbitrarie interpretazioni e distorsioni della realtà, specularmente condotte da italiani e slavi e mosse da spirito identitario o nostalgico verso opposte ideologie morte e sepolte non hanno fatto altro che dare margini di movimento a gruppi estremisti che prendono spunto da tali e tragici avvenimenti per urlare la loro folle menzogna e giustificare la loro becera e sepolta ideologia.

Il Giorno del ricordo sia, per gli italiani tutti, un momento per fermarsi a pensare quanto la follia umana non abbia un colore, una ideologia precisa e definita, quanto invece questa sia frutto di estremismi che, seppur opposti, si incontrano nel netto ed inequivocabile rifiuto dell’altro, percepito come una minaccia, non come una risorsa.

Rudi Russo

Coordinatore nazionale Giovani IDV

Consigliere Regione Toscana

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