Per non parlare, analizzando la situazione generale, di una particolare noia e apatia che sembra affliggere i nostri giovani e che certo non invita a tramutare in attività benefiche lo stare in compagnia. Nella gerarchia istituzionale abbiamo dapprima la famiglia che dovrebbe inculcare valori positivi e senso di responsabilità personale, associazioni, comitati e scuola che possono essere coinvolti (questi sì) in opera di sensibilizzazione perchè in questo caso parliamo di cultura, poi le istituzioni locali che nel loro ruolo primario sono tenute a far applicare le leggi dello Stato. Dire che la legge c'è già significa scaricare ancora una volta il barile senza entrare nella concretezza del problema e del ruolo che spetta alle Istituzioni Comunale e Provinciale. Il provvedimento di Letizia Moratti invece è utile a responsabilizzare tutti i soggetti coinvolti nell'applicazione di tale legge. Finchè non saremo in grado di stabilire le competenze di ciascun attore dello scenario sociale, come potremo pensare di adottare politiche costruttive per la concreta risoluzione dei problemi del territorio? L'ordinanza, firmata dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, vieta la somministrazione, la detenzione, il consumo e la cessione anche a titolo gratuito, di bevande alcooliche di qualunque gradazione ai minori di 16 anni. I divieti si estendono anche alla vendita e alla somministrazione di bevande alcooliche, in zone accessibili ai minorenni, a mezzo di distributori automatici che non siano dotati di sistema di lettura automatica di documenti con i dati anagrafici di chi li utilizza. Intanto, questa nuova sperimentazione si sta diffondendo almeno in forma d' idea in molti altri comuni d'Italia come a Pavia, Bergamo e Ravenna. Solo in questo modo si potrà ottenere un valore aggiunto e un effetto sociale, culturale, operativo moltiplicatore delle azioni di prevenzione messe in atto. No quindi a tanti progetti tra loro isolati e senza coordinamento, come qualche volta è successo. Si a progetti condivisi e collegati. Sia l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) che il National Institute of Health (NIH) degli Stati Uniti ribadiscono che nessun individuo può essere sollecitato al consumo anche moderato di bevande alcoliche, (figuriamoci minorenni) considerando il rischio che l’uso di alcool comporta per l’organismo. Inoltre gli individui che non bevono non possono e non devono essere sollecitati a modificare il proprio atteggiamento”. Alla luce di questi dati, concordo con il sindaco di Milano Letizia Moratti poiché ritengo di fondamentale importanza la realizzazione di un programma che intervenga adeguatamente per prevenire i danni dell’alcoolismo. La campagna del primo cittadino ambrosiano contro l'abuso di alcol ha proprio il compito di promuovere dei comportamenti e stili di vita coerenti con il mantenimento di un buono stato di salute. Pertanto non ritengo affatto che tale campagna di uso consapevole e misurato di bevande alcooliche possa in qualche maniera ledere l’economia vinicola del nostro territorio. Tutelare e proteggere la nostra salute e quella della nostra famiglia è insieme un diritto e un dovere. Difficilmente però cambieremo la qualità della nostra vita se non impareremo sempre più a proteggerci in prima persona, per noi stessi e per i nostri cari. E poi, quando mai proibire con la finalità dell’educare è mai stato da rigettare come metodo pedagogico volto alla correzione di ciò che può nuocere alla sana crescita di un giovane: non credo che la mia generazione o quelle vicine alla mia, sia cresciuta stupida o traumatizzata dai divieti dei nostri genitori. Oggi, col senno del poi, ringrazio quei “no” educativi che hanno contribuito alla crescita formativa di soggetti con una coscienza civile adeguata per affrontare con dignità le difficoltà che l’esistenza ci pone ogni giorno dinanzi. Per fare questo, per potere scegliere stili di vita e comportamenti “sani” dobbiamo essere informati e perciò consapevoli. La consapevolezza può spingerci al cambiamento e il cambiamento è necessario per ridurre i nostri comportamenti a rischio. I giovani sono la nostra risorsa per il presente, la nostra speranza di sopravvivenza. E proprio i giovani sono i bersagli di falsi modelli di vita, di dati falsi, di sostanze tossiche reclamizzate nei modi più subdoli e abietti. I giovani spesso non hanno abbastanza forza per dire di no, temono di non integrarsi nel gruppo di rimanere “fuori”. Pertanto è bene che la legge tuteli quegli adolescenti ancora in formazione con una personalità non definita, facile preda di tentazioni forti e talvolta subdole. Sicuramente l’età anagrafica non sarà sempre indice di maturità; poco importa, ciò che è rilevante è il fatto che il “divieto” metta dinanzi a ciascuno la propria responsabilità morale e civile. Certo probabilmente ciò che è vietato diventa maggiormente anelato, ma sono convinto che i segni tangibili di cambiamento non lasceranno indifferente l’intera società civile.
Il mondo non si ferma. Il tentativo è allora, con umiltà e realismo, capirlo, influenzarlo, migliorarlo. Ivano Asaro
giovedì 30 luglio 2009
I giovani e il bere: una scelta di consapevolezza
Per non parlare, analizzando la situazione generale, di una particolare noia e apatia che sembra affliggere i nostri giovani e che certo non invita a tramutare in attività benefiche lo stare in compagnia. Nella gerarchia istituzionale abbiamo dapprima la famiglia che dovrebbe inculcare valori positivi e senso di responsabilità personale, associazioni, comitati e scuola che possono essere coinvolti (questi sì) in opera di sensibilizzazione perchè in questo caso parliamo di cultura, poi le istituzioni locali che nel loro ruolo primario sono tenute a far applicare le leggi dello Stato. Dire che la legge c'è già significa scaricare ancora una volta il barile senza entrare nella concretezza del problema e del ruolo che spetta alle Istituzioni Comunale e Provinciale. Il provvedimento di Letizia Moratti invece è utile a responsabilizzare tutti i soggetti coinvolti nell'applicazione di tale legge. Finchè non saremo in grado di stabilire le competenze di ciascun attore dello scenario sociale, come potremo pensare di adottare politiche costruttive per la concreta risoluzione dei problemi del territorio? L'ordinanza, firmata dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, vieta la somministrazione, la detenzione, il consumo e la cessione anche a titolo gratuito, di bevande alcooliche di qualunque gradazione ai minori di 16 anni. I divieti si estendono anche alla vendita e alla somministrazione di bevande alcooliche, in zone accessibili ai minorenni, a mezzo di distributori automatici che non siano dotati di sistema di lettura automatica di documenti con i dati anagrafici di chi li utilizza. Intanto, questa nuova sperimentazione si sta diffondendo almeno in forma d' idea in molti altri comuni d'Italia come a Pavia, Bergamo e Ravenna. Solo in questo modo si potrà ottenere un valore aggiunto e un effetto sociale, culturale, operativo moltiplicatore delle azioni di prevenzione messe in atto. No quindi a tanti progetti tra loro isolati e senza coordinamento, come qualche volta è successo. Si a progetti condivisi e collegati. Sia l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) che il National Institute of Health (NIH) degli Stati Uniti ribadiscono che nessun individuo può essere sollecitato al consumo anche moderato di bevande alcoliche, (figuriamoci minorenni) considerando il rischio che l’uso di alcool comporta per l’organismo. Inoltre gli individui che non bevono non possono e non devono essere sollecitati a modificare il proprio atteggiamento”. Alla luce di questi dati, concordo con il sindaco di Milano Letizia Moratti poiché ritengo di fondamentale importanza la realizzazione di un programma che intervenga adeguatamente per prevenire i danni dell’alcoolismo. La campagna del primo cittadino ambrosiano contro l'abuso di alcol ha proprio il compito di promuovere dei comportamenti e stili di vita coerenti con il mantenimento di un buono stato di salute. Pertanto non ritengo affatto che tale campagna di uso consapevole e misurato di bevande alcooliche possa in qualche maniera ledere l’economia vinicola del nostro territorio. Tutelare e proteggere la nostra salute e quella della nostra famiglia è insieme un diritto e un dovere. Difficilmente però cambieremo la qualità della nostra vita se non impareremo sempre più a proteggerci in prima persona, per noi stessi e per i nostri cari. E poi, quando mai proibire con la finalità dell’educare è mai stato da rigettare come metodo pedagogico volto alla correzione di ciò che può nuocere alla sana crescita di un giovane: non credo che la mia generazione o quelle vicine alla mia, sia cresciuta stupida o traumatizzata dai divieti dei nostri genitori. Oggi, col senno del poi, ringrazio quei “no” educativi che hanno contribuito alla crescita formativa di soggetti con una coscienza civile adeguata per affrontare con dignità le difficoltà che l’esistenza ci pone ogni giorno dinanzi. Per fare questo, per potere scegliere stili di vita e comportamenti “sani” dobbiamo essere informati e perciò consapevoli. La consapevolezza può spingerci al cambiamento e il cambiamento è necessario per ridurre i nostri comportamenti a rischio. I giovani sono la nostra risorsa per il presente, la nostra speranza di sopravvivenza. E proprio i giovani sono i bersagli di falsi modelli di vita, di dati falsi, di sostanze tossiche reclamizzate nei modi più subdoli e abietti. I giovani spesso non hanno abbastanza forza per dire di no, temono di non integrarsi nel gruppo di rimanere “fuori”. Pertanto è bene che la legge tuteli quegli adolescenti ancora in formazione con una personalità non definita, facile preda di tentazioni forti e talvolta subdole. Sicuramente l’età anagrafica non sarà sempre indice di maturità; poco importa, ciò che è rilevante è il fatto che il “divieto” metta dinanzi a ciascuno la propria responsabilità morale e civile. Certo probabilmente ciò che è vietato diventa maggiormente anelato, ma sono convinto che i segni tangibili di cambiamento non lasceranno indifferente l’intera società civile.
domenica 19 luglio 2009
Condoglienze dell'A.G.I. ai familiari delle vittime
Cipriano Agate
sabato 18 luglio 2009
Mazara, auto sbanda e uccide 4 donne
Le parole spesso e volentieri non sono sufficienti ad esprimere ciò che realmente si prova di fronte ad una simile notizia: in merito alla tragedia avvenuta nella serata di ieri, lo staff di Sosta-Vietata, i relativi amici, conoscenti e lettori, affranti e sconfortati dal dolore dei familiari, esprimono la loro piena solidarietà. Nel ricordo delle vittime e nel rispetto del lutto cittadino nella giornata di Lunedì lo staff interromperà per ventiquattro ore eventuali pubblicazioni.
Chi l'ha visto? (parte III)
venerdì 17 luglio 2009
Eletti senza vincolo di mandato
Recita la nostra costituzione che i parlamentari sono ELETTI SENZA VINCOLO DI MANDATO. Tale precisazione comporta quella libertà, personale oltre che politica, nel proporre idee funzionali al paese, nell’interesse supremo della comunità sociale. Tale direttiva costituzionale è stata percepita dalla nostra classe consiliare, fornendone prova già alla prima adunanza, sovvertendo nella quasi totalità il pronostico che era stato uno dei cavalli di battaglia della dott.ssa Vinnuccia Di Giovanni, la famosa "opposizione di maggioranza". Ricordiamo infatti che frutto dell’apparentamento Scilla-Di Giovanni era stato il raggiungimento dei 21 consiglieri contro i 9 del poi risultato vincitore On. Cristaldi. Eppure se tale era stato il risultato della mossa politica dei due candidati risultati sconfitti, il consiglio, il primo della nuova legislatura, ha portato i 21 a 16, bastati comunque per eleggere Pietro Marino presidente del consiglio, e i 9 cristaldiani addirittura a 14. Notando bene che tali numeri sono di fatto la prova di maggioranza tentata dal sindaco in consiglio, e non di certo un voto espresso liberamente su una tematica reale, sorge spontanea una domanda: Ma come si fa ad essere già alla prima convocazione contro la propria coalizione? Come si fa a credere che dietro tali passaggi non ci siano colpe derivanti da personalismi o da strane strategie ordite da chi orbita nel retroscena? Nella speranza che questi dubbi siano infondati, Sosta-vietata ed i suoi lettori attendono impazientemente una risposta...
giovedì 16 luglio 2009
I Giovani per la Politica o la Politica per i Giovani?
giovedì 9 luglio 2009
Chi l'ha visto? (parte I)
Data della scomparsa: N.D.
Sesso: F
Età: 34 (al momento della scomparsa)
Nazionalità: Italiana
Corporatura: Robusta
Abbigliamento: Una maglietta grigia e un paio di jeans
Scomparso da: Lungomare S.Vito (Mazara del Vallo)
Dal G8 dell’Aquila tre grandi insegnamenti: coinvolgimento popolare, rispetto ambientale ed estensione del benessere a fasce più ampie di popolazione.
sabato 4 luglio 2009
Al via la pulizia dei litorali!
Per distinguerci dalle opinioni critiche e distruttive, che vantano il solo obiettivo di denigrare e screditare gli apprezzabili sforzi del neo-sindaco di risolvere situazioni semplici solo all'apparenza, pubblichiamo il comunicato stampa in cui si avvisa che i lavori di pulizia della spiaggia sono stati finalmente appaltati e partiranno (ci auguriamo..) al più presto, nell'ovvia speranza (visto il protrarsi della stagione estiva..) di poter continuare a raccontare la celerità e la funzionalità della nuova amministrazione.
Comunicato stampa n. 04 del 01 Luglio 2009
Saranno avviati entro pochissimi giorni i lavori di pulizia straordinaria dei tratti di spiaggia libera di Tonnarella e San Vito. Il Sindaco di Mazara del Vallo, on.le Nicola Cristaldi, ha ottenuto dalla Protezione Civile nazionale un finanziamento straordinario di circa 80.000: fondi richiesti ed ottenuti all’indomani dell’insediamento dell’on.le Cristaldi alla carica di Sindaco. I documenti formali, necessari per l’avvio dei lavori, sono stati già sottoscritti dall’Amministrazione Comunale e notificati alla Protezione Civile provinciale. I lavori saranno svolti dall’Ato Tp 2 Belice Ambiente, sotto il controllo dell’Amministrazione Comunale. I fondi della Protezione Civile saranno accreditati alle casse comunali. Il Comune erogherà le somme alla Belice Ambiente, dopo un’attenta verifica sull’efficienza del servizio reso.
L’Ufficio Stampa del Comune di Mazara del Vallo
Ettore Bruno