Foto Diodato Pasquale |
Il caldo ed impetuoso vento di scirocco, caratterizza ormai le attuali giornate mazaresi, quelle giornate che sanno d’estate che verrà, presto e quindi di preparativi frenetici, di progetti da portare a termine perché da giugno si sa bisogna essere belli e pronti,senza pensieri, spiaggia e sole. Potrebbe sembrare un discorso del tutto antropocentrico ma non lo è affatto, la mia città (Mazara del Vallo) che per indole proprio nel mare, nel sole e nell’accoglienza turistica ha sempre cercato, anche se con affanni notevole, di dare il meglio di sé o almeno di mostrare il suo lato migliore si ritrova oggi sotto le raffiche di scirocco con gli stessi progetti incompiuti e problematiche delle stagioni precedenti.
Non starò qui a cercare tantomeno ad attribuire colpe di questi ritardi e queste mancanze croniche, che caratterizzano la città del satiro, ma semplicemente intendo evidenziare le problematiche che di fronte all’imminente arrivo della stagione estiva, potrebbero incidere sul bilancio turistico ma non solo, della stessa.
Dicevo per indole naturale Mazara si trova a stretto contatto con attività che riguardano il mare in cui si specchia e quindi le coste da esso bagnate, per ciò diviene altrettanto naturale cercare di valorizzare e curare le spiagge, i diversi ecosistemi naturali ed anche le infrastrutture che dal mare dipendono.
Pensando alle spiagge fondamentale parlare del preoccupante stato di “salute” di Tonnarella, che tra abusivismo, erosione causata dal moto ondoso, (da sottolineare il tratto di manto stradale non percorribile e quindi chiuso al traffico,uno dei diversi divieti in girò per la città) ma soprattutto incuria, rischia di presentarsi al flusso estivo in maniera del tutto inadeguata.
Eppure avevamo tanto apprezzato l’idea di poter usufruire della meravigliosa spiaggia e dell’intera zona di tonnarella anche in stagioni non calde. L’intensione è rimasta tale, la spiaggia inguardabile e pericolosa d’inverno, speriamo almeno di poter apprezzare nel suo splendore , la nostra principale costa sabbiosa.
Vero è che le condizioni precarie di tonnarella non sarebbero meno gravi se fosse già attuabile il progetto della spiaggia in città, ma viste alcune problematiche serie presenti anche sull’intero lungomare Mazzini fino al lungomare San Vito, diviene doppiamente preoccupante la situazione complessiva delle coste mazaresi. Una causa su tutte è proprio il divieto di balneazione imposto indirettamente quest’anno dal decreto regionale 7 Marzo, che spazza via ogni aspettativa sul progetto spiaggia in città, ancora per un altra stagione. D’altronde era difficile aspettarsi il contrario, visto gli scarichi fognari ancora in uso.
Pasquale Diodato |
Altro disagio riguarda il porto nuovo, l’illuminazione fuori uso rende impossibile l’entrata e l’uscita di tutte le imbarcazioni in orari di buio, disagio questo che compromette il normale svolgimento del lavoro dei natanti soprattutto pescherecci mazaresi. Viene cosi colpito ulteriolmente un settore già disagiato come quello della pesca, uno dei polmoni economici della città, insieme ad agricoltura ed turismo. Pesca ed agricoltura attraversano un momento di crisi senza precedenti, per quanto riguarda il turismo non possiamo dire lo stesso visionando alcuni dati incoraggianti, ma ribadiamo le preoccupazioni espresse precedentemente.
Altro punto da esaminare sono il cantiere ancora aperto sulla SP 38, situazione delicata che rischia di divenire grave a causa del pericoloso stato del manto stradale, non vorremmo mai dover dire “ l’avevamo detto” , ci auspichiamo quindi che il tutto venga finito al più presto, perché si può dibattere sull’affluenza turistica, sulla spiaggia in città ma non di certo sulla sicurezza in una delle strade più trafficate nei mesi estivi.
Tutte le problematiche affrontate sono ben visibili, e note ai cittadini; credo di potere affermare che la cittadinanza tutta si auspichi di poter usufruire nel migliore dei modi delle bellezze naturali ed infrastrutturali della nostra città, insieme a numerosi turisti felici e soddisfatti della loro permanenza a Mazara del Vallo città del Satiro, Città del pesce, del sole e di mare… almeno quello non di ceramica.
Foto Pasquale Diodato |
Pasquale Diodato