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martedì 30 giugno 2009

Ai nostri cari concittadini non eletti...


Eletto il sindaco, terminata la bagarre elettorale, annotati vincitori e vinti, l’attenzione passa sull’amministrazione che sarà. Ma una domanda sorge spontanea: I NON ELETTI CHE FINE FARANNO?  Con il giuramento avvenuto, la città di Mazara del Vallo ha un nuovo sindaco, l’On. Nicola Cristaldi, colui, che molti temevano e, che molti altri (e di fatto i numeri lo hanno dimostrato) sognavano al palazzo comunale con la carica di primo cittadino. La bagarre elettorale ormai volta alla fine del suo percorso cominciato da due anni e che da mesi ci tiene sotto assedio ha decretato (era l'ora...) vincitori e vinti e coloro che sono riusciti addirittura a riconfermarsi, nonostante nella precedente amministrazione i risultati siano stati catastrofici, parlano di continuità di un percorso fruttifero per la comunità cittadina, della quale personalmente vorrei fare parte visto che di tutti questi miglioramenti non me ne sono accorto. Passiamo ora ad un'altra divertente e ormai abituale domanda post-elezioni in questa città: i consiglieri candidati e non eletti che fine fanno? Anzi per essere più diretto: ma i loro propositi e il loro incondizionato amore per questa città adesso come verrà impegnato per la collettività tanto adorata ? Dove andranno a finire quelle parole del tipo: "PI CUMANNARI STA CITTA' CI VOLI QUALCUNU CHI CI VOLI BENI A STI STRATI…" -per mantenerci nel citabile- che tanto abbiamo ascoltato e tanto abbiamo dovuto sopportare in questo periodo? Devo essere sincero, io credo che finirà come del resto è finita tutte le altre volte: cioè ognuno tornerà nel suo anonimato e forse verrà riesumato tra cinque anni, alcuni mentiranno sul numero reale di voti presi per cercare di camuffare figuracce, altri ancora parleranno di tradimenti avvenuti in seno alla propria famiglia (come fosse una cosa obbligatoria votare il parente), molti fingeranno pure dopo insistenze e telefonate notturne di non tenerci e di essersi messi lì solo per chiudere la lista, ed infine quelli che io considero dei veri e propri geni, che si distinguono dalla massa o per merito o per bisogno di protagonismo (ma credo pure per tenere calmi i troppi creditori creatisi per la campagna elettorale e che reclamano il saldo del conto) che pur non essendo stati eletti vantano la promessa di assessorati anche se il sindaco nominato non era quello loro di riferimento. Certo queste sono solo mie idee, anzi congetture che i candidati potranno smentire in qualsivoglia momento. Ma di due cose sono certo: la prima è che a pensar male quasi sempre non si sbaglia e per secondo che sarei ben contento di essere smentito e di svegliarmi in una città che vanta un sindaco, svariati assessori, trenta consiglieri comunali, tre sindaci non eletti preparati a vigilare sull’operato della giunta e quattrocento consiglieri comunali non eletti pronti a proporre iniziative che altro non dovrebbero fare che mettere a frutto l’amore per questa città, per altro da loro stessi vantato in italiano e troppo spesso in dialetto. Ma so perfettamente che molti saranno in disaccordo con me, che penseranno che la politica si fa solo nelle sedi appropriate e che non essere eletti significa ritornare a vita propria. Tenendo conto di quelli che la pensano diversamente da me, dico: ognuno ha le sue idee, i suoi modi di intendere la politica e tutto ciò che riguarda l’amministrazione pubblica: ma se volete continuare a candidarvi non fatelo più in nome dell’amore per questa città, quello non si esaurisce né si esplica in una poltrona più impegnativa, ne tanto meno di fronte alle telecamere delle tv locali. L’amore per un territorio lo si manifesta con iniziative personali, con l’esempio verso la comunità che parte da dentro, con la denuncia delle cose che non vanno, mettendoci l’impegno anche quando non ci si mette la faccia. In tutto questo si racchiude il miglioramento di una comunità e di un territorio.

P.S.

Sosta Vietata è pronta al dibattito con qualsiasi interlocutore… A voi la parola... Del resto noi siamo qua: voi piuttosto dove siete?

domenica 28 giugno 2009

E alla fine arriva il Baffo...


Vince, stravince e convince (forse…) anche i più scettici. Il plebiscito popolare premia oltremodo l’illustre Cristaldi, confermando le primissime previsioni dei bookmakers, che tuttavia alla vigilia sovvertivano il pronostico in un ipotetico quanto agghiacciante testa a testa. Una finalissima di tutto rispetto quella che si è giocata tra il PDL e il resto del mondo, conquistata con grinta e autorevolezza, macchiata comunque da una sola spiacevole autorete: quel “Caro Toni che Dio ti maledica per tutto il male che mi hai fatto” rivolto all’amico-nemico, opportunamente apparentatosi all’indomani del primo turno con colei che lo stesso Scilla soleva definire “figurina di una fantomatica coalizione”. Strana la vita e ancor di più lo è la politica, o quantomeno i giochi di potere di ben noti personaggi. Celebre sicuramente resterà la frase “Questa non sa dove la Comune (?!)” per intenderci…
Una vittoria schiacciante, di forza, voluta a tutti i costi. “Il sogno di una vita che si realizza” dirà l’onorevole ai tanti sostenitori giunti in piazza della Repubblica nel tardo pomeriggio di Lunedì per acclamarlo. Un gran bel sogno…Ci mancherebbe...Ma non sarebbe stato il caso di volgere il primo pensiero ai sogni dei cittadini piuttosto che al suo? Del resto sono loro ad averlo sostenuto sin dalle battute iniziali, soprattutto quando tutti lo davano per spacciato e sempre a loro dovrà rendere conto del proprio operato durante il suo mandato quinquennale. Se qualcuno d’altronde l’ha accusato (e continua a farlo tuttora) di non essersi impegnato politicamente per la propria città, è questo il tempo e l’occasione per ricambiare la fiducia che gli è stata concessa, ricordando che il presente di una città non si costruisce con un nome altisonante e un passato glorioso, ma con salde certezze ed idee propositive, ma comunque valide. Inutile illudersi al momento di poter fare sci nautico nel fiume Mazaro o di poter provare la tratta aerea Mazara – S.Nicola per eludere la ferrovia. I problemi, quelli veri, sono sicuramente altri… Noi di Sosta Vietata pertanto ci impegneremo sin dai prossimi giorni, da vigili osservatori, a monitorare la situazione e a rendervi partecipi di eventuali iniziative prese in carico. Affinchè si possa ancora intravedere un barlume di cambiamento nella nostra città è necessario il contributo di tutti quanti, e noi, state certi, non faremo certamente mancare il nostro. Una piccola parentesi corre all'autentica disfatta della dr.ssa Di Giovanni, che raccoglie appena un misero 32% di consensi: una percentuale che, a dirla tutta, non ammette repliche di alcun genere. A nulla è valso agli occhi dell'elettorato cittadino quell'apparentamento al limite della farsa con colui che fine a qualche giorno prima era un suo acerremo nemico, testimoniato dal fatto che ha ricevuto un numero di voti pressochè uguale a quelli avuti al primo turno. Da non dimenticare di certo la verve e l'umiltà che l'hanno contraddistinta, nonostante una discutibile coalizione, che fin dall'inizio è sembrato troppo "etereogenea" per volere usare un eufemismo, e un progetto, le famose Cinque Vie, che a tratti prefigurava l'ennesimo capolavoro di Paulo Coelho. A lei comunque vanno i nostri complimenti per aver dimostrato di sapersi mettere in gioco anche quando la realtà che le si presentava era piuttosto scabrosa.

Cosa resterà di queste elezioni? Mazara può finalmente contare su un nuovo sindaco, un nuovo consiglio comunale e una nuova squadra assessoriale, cui auguriamo un buon lavoro...finalmente poi con la chiusura dei seggi elettorali, potremo anche evitare nel weekend di parcheggiare le nostre auto in zona Trasmazzaro per poter fare quattro passi per le vie centrali della nostra città. Il che non è mica poca cosa...

Lo Staff di Sosta-Vietata

venerdì 26 giugno 2009

Anche noi siamo con Giuseppe Linares nella lotta contro la Mafia

Una frase dai toni minacciosi è comparsa sul muro di un cavalcavia nella frazione trapanese di Fulgatore, nei confronti del dirigente della squadra mobile di Trapani, Giuseppe Linares. "Più morti Capaci, meno Linares", e accanto una croce. L'avvertimento arriva all'indomani dell'operazione condotta dalla Squadra mobile di Trapani e dalla locale compagnia della guardia di finanza, che ha portato al sequestro preventivo penale dell'impresa 'Calcestruzzi Mazara Spa', controllata dal 1979 dalla famiglia mafiosa Agate, alleata del capomafia latitante Matteo Messina Denaro. Nei giorni scorsi, inoltre, con l'operazione "Golem" la stessa squadra mobile diretta da Linares ha arrestato numerosi fiancheggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro, capo del mandamento di Castelvetrano. Sulla vicenda indaga la Digos di Trapani, mentre solidarietà nei confronti di Linares è stata espressa da Titti Bufardeci, vicepresidente della Regione siciliana: "Beppe Linares è un grandissimo investigatore, competente e coraggioso. La vile minaccia apparsa sull'autostrada Palermo-Trapani non scalfirà in alcun modo la sua fondamentale azione contro le cosche mafiose". E ha aggiunto "A Linares, al questore di Trapani Gualtieri - aggiunge - e a tutti gli uomini e le donne impegnati a scardinare una roccaforte di Cosa Nostra, giunga il mio sostegno e la mia solidarietà". «Sappiamo per certo – dice il questore Giuseppe Gualtieri – che oggi la cultura dei trapanesi rispetto ai temi della legalità e della lotta alla mafia è ben altra, è un segnale che non ci provoca turbamento ma non viene sottovalutato perchè cercheremo di individuare l’autore. Molteplici – prosegue Gualtieri – sono stati gli attestati di stima che nel tempo la Polizia, investigatori come Linares, abbiamo ricevuto da semplici cittadini, associazioni, istituzuioni e politici, rispetto all’azione condotta, insomma la scritta siamo certo non è il comune sentire dei cittadini di questa provincia».
La Repubblica
Lo staff di Sosta Vietata sostiene apertamente quanto l'antimafia seria sappia fare di buono per questa terra. Tutta la nostra solidarietà va a Linares...

sabato 20 giugno 2009

Chi non muore, si rivede

In linea con le premesse che ci hanno portato alla nascita di questo blog, abbiamo deciso di cimentarci in un’iniziativa politica di stampo satirico (ma, ci teniamo fermamente a sottolinearlo, decisamente apartitica). Al di là di quelle che saranno le nostre personali ed incondizionate preferenze e manifestando ancora una volta il desiderio di una politica “nuova”, fuori da canoni preconcettuali e schemi prestabiliti dall’alto, abbiamo cercato di stemperare i toni arroventati che hanno contraddistinto ieri sera le due piazze a cavallo della via S. Giuseppe, seppur con qualche difficoltà. E’ davvero incredibile come un paio di baffi possa attirare gli occhi indiscreti dei nostri cittadini, che a lunghi e concitati sorrisi, hanno alternato un crescendo di frasi impertinenti (dal “Non è Carnevale” al “Deficienti e Buffoni”) e persino minacce fisiche. A costoro, forze dell’ordine ivi comprese, ci sentiamo semplicemente in dovere di citare l’articolo 21 della Costituzione Italiana: “Tutti hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. E altro non aggiungiamo... Soddisfatti piuttosto del piacevole confronto con i due candidati a sindaco, che ci auguriamo presto di poterli trovare tra le nostre pagine.
Che altro dire? Non resta che godervi la photogallery...
Lo Staff di Sosta-Vietata

















































lunedì 15 giugno 2009

Comunicato stampa Danilo Di Maria

Io sottoscritto Danilo Di Maria consigliere comunale uscente, nel ringraziare la dirigenza della lista civica Ulisse per l’esperienza acquisita, rendo nota la mia indipendenza dalla suddetta lista, nell’intenzione di seguire un nuovo percorso che abbia un riferimento politico locale e nazionale, poiché i risultati elettorali ottenuti rendono ormai necessaria una profonda riflessione ed una conseguente azione che conduca inevitabilmente verso un orientamento chiaro e stabile. Colgo l’occasione inoltre per rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti nei riguardi delle persone che mi hanno sostenuto, elettori e non, certo di non vanificare il loro consenso, spinto dalla necessità di agire a servizio loro e di tutti i miei concittadini. Pertanto, alla luce delle scelte politiche operate dalla coalizione che faceva capo alla candidatura dell’on. Scilla circa l’apparentamento politico – elettorale e il relativo sostegno alla candidata a sindaco Vinnuccia Di Giovanni, io sottoscritto, unitamente al gruppo dei miei sostenitori, dichiaro il mio DISAPPUNTO nonché la mia DISAPPROVAZIONE rispetto all’azione politica di cui sopra. Tale convincimento scaturisce da una scelta che non è più mirata al bene della città ma solo ed esclusivamente ad una POLITICA DEL CONTRO. È inimmaginabile una politica del “CONTRO” ….La politica è per sua natura “PRO”, a favore cioè del bene collettivo; in tale prospettiva gli uomini che si pregiano di esercitarla devono essere animati, forti e radicati nelle proprie ideologie. La politica non conta le “poltrone” ne da quel numero si fa allettare. Io auspico, come più volte detto, una politica nuova: del rispetto delle ideologie, della crescita e del bene comune.
Quanto sta accadendo è “ANTIPOLITICA”: non si sta prendendo posizione contro un progetto politico ma contro l’uomo. Questo non è far politica: MI DISSOCIO DA TUTTO CIO’ ed è giusto che i miei concittadini lo sappiano. Mi riprometto inoltre di riflettere con coscienza e scegliere nella libertà e per la libertà della mia amata Mazara Del Vallo.
Prof. Danilo Di Maria

giovedì 11 giugno 2009

La forza ed il coraggio di dire la verità.

Increduli contano e ricontano da giorni le preferenze attribuitegli, consapevoli ormai di poter ambire alla tanta agognata onorificenza di (s)consigliere comunale. Affranti compensano il miraggio di questa mancata prospettiva riproponendo da subito (giustamente..) la propria candidatura alle prossime amministrative. Come nelle più maestose battaglie epiche che si ricordino, c'è insomma chi ne vien fuori vincitore e chi è costretto invece alla fatal resa. Con la prima tornata elettorale alle spalle ormai ci si appresta a vivere altre intense giornate di fittizia propaganda: i cittadini mazaresi naturalmente potranno godere di attimi di serenità, adesso non più assillati da parenti-serpenti e conoscenti-idioti (nel maggiore dei casi traditi in cabina) pronti persino a ricevere e a sferrare pugni micidiali all'avversario politico di turno (che tristezza). Adesso la palla passa ad una politica più seria, meno controllabile e più legata (si spera) all'opinione dei cittadini, con l’unico rimpianto che anche il voto del primo turno sarebbe dovuto volgere in questa direzione. Mantenendo la naturale e ovvia onestà di chi non ha perso né guadagnato nulla da questa elezione, se non un'amministrazione più o meno mediocre, vorremmo indicare negli "sconfitti", passatemi il termine, delle qualità che anche gli altri candidati farebbero bene a registrare e traslare nel loro progetto ed impianto politico. Un plauso va al dr Giuseppe Marino, che con la sua piccola grande lista, piccola nei numeri ma grande nelle intenzioni, ha saputo fare della propria persona una vera e propria scommessa, scardinando l'asse politico mazarese che tutto si aspettava tranne questo atto di coraggio di prendere le distanze dal "PD" locale. Certamente ottime le premesse, ma una campagna di basso profilo che di certo poco si addice ad una realtà emergente, come quella dell'Italia dei Valori, che molti giovani sono ben disposti a seguire. A lui vanno le nostre congratulazioni e l'invito a non arrendersi mai. Un plauso va anche all'illustre sconfitto Toni Scilla, il giovane onorevole, a cui contestiamo e contesteremo atteggiamenti e figure che orbitavano dietro la sua candidatura, ma che va apprezzato per la sua veracità e la sua umiltà. In una campagna elettorale portata al massacro ha saputo rappresentare, anche se non pensiamo a giusto titolo, la Mazara che si muove fuori dal coro della politica già stabilita e ripartita tra "amici" e "amici di amici", rivolgendosi al popolo purtroppo con una dialettica al limite dell'imbarazzante, ma dimostrando sempre e comunque modestia e semplicità. Anche a lui rivolgiamo i nostri più sinceri complimenti, nella viva speranza di poterlo vedere ricalcare il palcoscenico che più gli compete. In questi giorni che ci separano dal fatidico ballottagio, il pensiero corre anche ai due restanti papabili, per i quali non ci spenderemo in tante parole, evitando che le nostre siano fraintese come un messaggio propagandistico. All'esimio Cristaldi e alla signora Di Giovanni vanno semplicemente i nostri migliori auguri ricordando che vincere una sfida politica non è sinonimo di conquista "territoriale" e "intellettuale", ma in primo luogo è un atto di responsabilità nei confronti di chi sostiene i vostri progetti e di chi ha voglia di tirare le sorti di una città alla sbando. L'unica speranza è che laddove la coerenza e l'umiltà non fossero già entrati nei progetti politici, lo facciano presto, e che realmente Mazara scelga il suo sindaco.

Lo Staff di Sosta-Vietata

sabato 6 giugno 2009

Vada bene il compromesso, ma non esageriamo...

Nel tentativo ambizioso di interpretare le voci che dal basso della nostra città si levano sostenendo i cantieri quasi finiti della politica, e nel complessivo bisogno di mettere ordine tra le istanze di aiuto della povera gente e le ruberie dei pescicane di ogni sorta che in queste ore ci circondano fibrillanti, assistiamo agli ultimi istanti che ci separano dal verdetto: chi saranno gli eletti di questa città? Per carità la nostra non vuole essere un'identificazione tra buoni e cattivi, perchè non si capirebbe realmente se i buoni esistono veramente, o se i cattivi in realtà abbiano le capacità per esserlo. In queste poche righe vogliamo solo far notare come e, soprattutto fino a che livello, si spinge il compromesso in questa città. Dobbiamo essere sinceri: noi non condanniamo coloro i quali barattano il loro voto per un sacchetto della spesa, o coloro che lo scambiano con un contrattino di pochi mesi all'Ato. Non saremmo onesti condannando queste persone. E ancor più su, noi non condanniamo quei padri che dopo una vita di sacrifici, votano interessati per coronare il sogno del figlio di entrare in uno studio legale o di poter lavorare come commercialista di qualche facoltoso armatore cercando di far vivere al proprio figlio ciò che loro stessi non hanno avuto o non hanno saputo dargli. Se i compromessi di questo genere possono essere accettabili, altri non riusciamo a mandarli giù. Non riusciamo ad accettare intere famiglie che fanno da scrutinatori, sol perchè amici di qualche santino elettorale; non riusciamo ad accettare il compromesso fra professionisti affermati e dilettanti allo sbaraglio alla ricerca del voto; non riusciamo ad accettare che il compromesso si perpetui là, dove a parte che lo Stato elargisce già tanto, non c'è paura di perdere quel che si ha, ma per manie di protagonismo si cancellano come un soffio colori, bandiere ed ideologie, per seguirne di totalmente opposte. Non riusciamo a sopportare tutto questo e credeteci che a pensarla come noi sono in molti ed è dimostrabile: vi siete chiesto perchè l'80% dei candidati è sempre lo stesso pur essendo più volte non eletti? vi siete chiesti perchè la carriera politica del padre continua nel figlio? La risposta è semplice: la voglia di cambiare è spinta indietro da un sistema bigotto ed intellettualmente delinquenziale che porta chi si spenderebbe in politica senza averne particolari guadagni ad essere letteralmente ignorato, poichè seguirebbe non la logica degli affari, ma della sua coscienza. Per questo chiediamo agli elettori: non spegnetevi se l'ignoranza taglia i fili della vostra speranza. Lottate! Cominciate il 6 e il 7 Giugno e non fermatevi più...

Lo Staff di Sosta-Vietata

giovedì 4 giugno 2009

Pubblichiamo oggi una nuova lettera che ci è giunta ieri via email. Anche questa autografata da Chuck Norris. A voi i commenti.


LA DISINFORMAZIONE DEI MEDIA MAZARESI


Stupirsi di qualcosa nella nostra città è facile… Davvero molto facile. Farlo, ahimè, per qualcosa di positivo però è praticamente impossibile. Fortunatamente però l’impossibile è valicabile almeno nel caso concreto del giornalismo: mi stupisco infatti dinanzi alle belle ma soprattutto chiare e nette parole degli articoli di Piera Pipitone e Franco Scaturro (cui vanno i miei complimenti), riportati sull’ Opinione del 29 maggio 2009; parole che nella loro unicità e nella loro incalzante schiettezza ridisegnano il panorama cittadino a livello giornalistico; parole che restituiscono una boccata d’ossigeno a chi sente propria la necessità di appurare la vera realtà dei fatti. Purtroppo però, come già detto, resta il rammarico che si è propensi a meravigliarci soltanto di situazioni negative; questi articoli di fatto nascondono un’unica drammatica verità: la mancanza di libertà del giornalismo e il patto tra organi di informazione e lobby di potere.

Per non dimenticare nessuno di questi galantuomini, che sputano sul lavoro che fu di Pietro Verri, Indro Montanelli, Enzo Biagi, Mario Francese, Pippo Fava e Peppino Impastato e di molti altri eroi della verità, non citerò nessuno in particolare, ma mi limiterò a ricordare e a portare a galla eventi nefasti che quotidianamente si verificano nella nostra cittadina: come non citare ad esempio il silenzio dei media nella campagna elettorale portata avanti nelle periferie di Mazara 2 e via Potenza da taluni candidati che pur di raggranellare voti, decidono di fare la spesa ai bisognosi, comprando qualche pacchetto di sigarette o un paio di gratta e vinci; come pur non ricordare l’omertà dei nostri organi di informazione nel denunciare la pratica di “raccolta voti per obbligo”, quella beffarda tecnica, rappresentata da agende sulle quali vengono appuntati nomi e seggi di appartenenza, che annulla a tutti gli effetti la segretezza del voto; come non rimembrare ancora le parole non dette sull’abusivismo edilizio, le domande non fatte ai politici collusi con la mafia o le realtà non viste come lo sperpero di denaro pubblico per rovinare ancora di più Piazza della Repubblica, come se l’edificio comunale da solo non fosse abbastanza increscioso. Ma ancora più in là si spinge il cattivo gusto dei giornalisti locali: arrivare a barattare il silenzio sull’amministrazione pubblica disarmante, magari in cambio di posti di lavoro presso ditte di smalitimento rifiuti.

Cari traditori della verità, abbiate il coraggio e la dignità di lasciare il posto a chi lo merita pienamente e date atto a quelli che sono gli esempi di “sana informazione”. Preferendo che sia il mio barbiere a farmi il contropelo, è questo che mi auspico da “meschino, sciacallo, falso puritano, profanatore della privacy altrui da zero in condotta”. Nulla di più, nulla di meno.

Con sentita e viva speranza..

Chuck Norris

P.S. Sono disponibile al dialogo qualora lo riteneste opportuno all’indirizzo mail:

chuckformazara@gmail.com